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sabato 27 Luglio 2024
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Bari si mobilita per Antonio Decaro, tantissimi in piazza del Ferrarese: «Giù le mani dalla città» – VIDEO

Sono arrivati in migliaia in piazza del Ferrarese a Bari, poco prima delle 10:30, per partecipare al sit-in di solidarietà per il sindaco Antonio Decaro, dopo la nomina di una Commissione ispettiva da parte del Ministero dell’Interno, per valutare l’operato del Comune a seguito dell’inchiesta che ha portato a 130 arresti per voto di scambio politico-mafioso.

L’evento, “Giù le mani da Bari“, è organizzato dalla Cgil Bari con il Pd Puglia. In piazza ci sono partiti, associazioni, sindaci provenienti da diversi comuni e tanti cittadini che si sono mobilitati a seguito dell’evento lanciato sul web con l’hashtag #iostoconDecaro.

De Santis: «Questa piazza non è contro qualcuno ma per difendere la città»

Tra i primi ad arrivare in piazza, il segretario del Partito democratico della Puglia, Domenico De Santis: «Non è una piazza contro qualcuno. È una piazza per difendere la città di Bari. La città è stata liberata dalla mafia: ringraziamo la magistratura per il lavoro fatto nelle scorse settimane. Bari difende se stessa ed esprime solidarietà al sindaco».

Canfora: «Questa operazione è un boomerang. Ci sarà voglia di reagire»

Il primo a salire sul palco è stato Luciano Canfora, docente emerito dell’Università degli studi di Bari. «Il ministro dell’Interno forse non sa che cento anni fa le bande fasciste furono cacciate da Bari vecchia. C’era un uomo, si chiamava Peppino Di Vittorio. Il suddetto ministro non si ricorda che dopo l’insediamento del cavaliere Mussolini, il primo atto compiuto fu sciogliere i consigli comunali socialisti. Questa operazione è un boomerang, si realizzerà in un disastro per chi l’ha inventata, si dirà che non siamo stati capiti», ha affermato.

«Possiamo guardare ai prossimi giorni e settimane caratterizzati dalla voglia di reagire. Questo è il risultato dell’operazione compiuta. Con la malavita il potere va a braccetto, quindi devono cercare i complici a casa loro, non tra di noi», ha concluso.

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