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Linea Napoli-Bari, sprint ai lavori. Il sottosegretario Ferrante: «A giugno un nuovo scavo»

Gli occhi del Governo sono puntati sulla linea AV/AC Napoli-Bari. Ne è riprova il sopralluogo di ieri del sottosegretario di Stato Tullio Ferrante che, accompagnato dal commissario straordinario Roberto Pagone, ha fatto visita all’area di cantiere della Galleria di Grottaminarda, il primo dei tre trafori previsti sul tracciato della tra tratta Apice-Hirpinia, il cui scavo è iniziato ad agosto dello scorso anno. «La mia presenza testimonia il progredire dei lavori non solo sullo specifico lotto, bensì sull’intera tratta su cui registriamo un omogeneo stato di avanzamento nella realizzazione delle opere» ha detto l’onorevole, che ha poi confermato come «tutti i sette lotti» della linea Napoli-Bari «sono in fase realizzativa, con ciò attestando la priorità che la stessa linea riveste nello scenario dei collegamenti nazionali e transeuropei. Nel quadro di tutte le opere prioritarie per la crescita del Paese, la Napoli-Bari rappresenta una di quelle previste dal Pnrr più avanzate: motivo per il quale il Governo, anche attraverso la mia presenza in situ, segue con massima attenzione ogni passaggio sostanziale dell’iter realizzativo».

La galleria di Grottaminarda, lunga circa 2 chilometri, è la prima delle tre previste sul tracciato della tratta Apice-Hirpinia che si sviluppa per 18 chilometri, di cui 12 in sottosuolo. Dai primi di agosto è entrata in funzione la talpa meccanica lunga cento metri denominata Aurora, che sta scavando ininterrottamente con un ciclo lavorativo di 24 ore su 24, sette giorni su sette, con un avanzamento di circa 16 metri al giorno. In contemporanea con l’avanzamento dello scavo è in fase di realizzazione un anello di rivestimento della galleria formato da nove conci prefabbricati spessi 55 centimetri e lunghi 1,80 metri ciascuno. L’utilizzo dello scavo meccanizzato porta indubbiamente importanti vantaggi sull’intero sistema della cantierizzazione delle opere, consentendo lo scavo delle gallerie di Grottaminarda e Melito in sequenza a partire da un unico cantiere posto all’imbocco lato Bari, riducendo di molto l’impatto dei lavori intermedi sul territorio.

Come noto, il progetto della nuova linea Alta velocità/Alta capacità Napoli-Bari prevede il potenziamento e la velocizzazione di un itinerario che oggi, attraverso un treno Intercity, prevede un tempo di percorrenza di poco superiore alle 4 ore. Al termine dei lavori sarà possibile arrivare da un capoluogo di regione all’altro in circa 2 ore, mentre arrivare da Bari a Roma in tre, con un risparmio di circa due ore rispetto ad oggi. L’opera rappresenta un grande volano per la creazione di posti di lavoro in quanto prevede l’impiego di oltre 7mila persone tra ingegneri, tecnici e operai. Con l’attivazione, per fasi, delle nuove tratte dell’itinerario verranno inoltre soppressi tutti i passaggi a livello presenti sull’attuale linea. Si tratta della prima e più avanzata opera che il Polo infrastrutture del Gruppo Fs sta realizzando per il potenziamento della rete ferroviaria nel Sud Italia. Nei programmi la nuova infrastruttura, che prevede un investimento complessivo di 5,8 miliardi di euro (finanziati anche con fondi del Pnrr), dovrebbe essere completata entro il 2027.

«Il prossimo step – ha annunciato il sottosegretario Ferrante – è previsto per il mese di giugno con l’avvio dello scavo meccanizzato della Galleria Rocchetta che segnerà un ulteriore passo in avanti lungo il percorso di completamento di questa opera essenziale per il nostro Sud».

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