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L’intelligenza artificiale per la cura del tumore al seno: lo studio dell’oncologico di Bari

L’intelligenza artificiale può fornire un aiuto efficace per pianificare la terapia del tumore del seno, individuando le cure più appropriate per ogni singola paziente. È il cuore di uno studio, elaborato dal gruppo di ricerca del laboratorio di Biostatistica e Bioinformatica dell’istituto tumori di Bari, pubblicato sulla nota rivista internazionale “Computer in biology and medicine“.

Lo studio, a prima firma della ricercatrice Maria Comes, presenta un sistema di supporto alle decisioni mediche, completamente automatizzato e basato su un algoritmo di intelligenza artificiale, che identifica precocemente quali pazienti con tumore del seno possono essere maggiormente propense a rispondere alla chemioterapia neoaudiuvante che viene prescritta, di norma, prima dell’intervento chirurgico per ridurre le dimensioni del tumore, ma non sempre ha gli effetti sperati.

A questo punto, dunque, può essere utile l’intelligenza artificiale che interpreta i dati delle immagini della risonanza magnetica mammaria eseguita dalle pazienti in fase di diagnosi e restituisce al medico un risultato sull’efficacia o meno della chemioterapia neoaudiuvante per quella specifica paziente.

In più, il modello studiato dai ricercatori dell’oncologico barese, testato per il momento su 120 pazienti, usa una spiegazione visiva del processo decisionale, che rende ancora più semplice l’interazione fra il medico e l’applicazione di intelligenza artificiale.

«I vantaggi di questo modello sono evidenti», spiega a riguardo il direttore generale Alessandro Delle Donne: «Il medico riesce a definire la terapia per la singola paziente, risparmiandole, laddove non necessario, cure tossiche e invasive».

L’uso dell’intelligenza artificiale per predire la possibile risposta dei pazienti alle terapie «è uno degli ambiti di maggior interesse dell’oncologia più innovativa», commenta Raffaella Massafra, responsabile del laboratorio di biostatistica e bioinformatica dell’Istituto. «Questo laboratorio ha già all’attivo pubblicazioni sulla possibilità di estrarre dalle immagini radiologiche questo genere di previsioni, per diversi tipi di tumore: della mammella, del polmone, del testa-collo. L’intelligenza artificiale può aiutare e guidare il medico verso le scelte terapeutiche più giuste, con percorsi di cura sempre più personalizzati».

Lo studio, sottolinea il presidente del Consiglio di indirizzo e verifica, Gero Grassi, «conferma l’importanza di mettere al centro delle cure il malato, sfruttando tutte le opportunità che la tecnica offre per migliorare le possibilità di cura e migliorare la sua qualità di vita».

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