Home Puglia Bari Monopoli, Dory è salva e torna a casa: storia di chi è...

Monopoli, Dory è salva e torna a casa: storia di chi è sopravvissuta

Lame di coltelli che tagliano il viso, che affondano in gola, che tentano di cancellare sorrisi, occhi e sogni. Addolorata Colavitto come la giovanissima Giulia Cecchettin e come tante, tantissime altre. Pugnalate che non si contano perché troppe e che, tutte indistintamente e in qualsiasi parte del corpo siano inferte, arrivano dritto al cuore e, se si resta in vita, non vanno più via.

La 35enne di Monopoli, ferita il 2 novembre scorso dal suo ex compagno (ora in carcere) è ricoverata al Policlinico di Bari e dal reparto di Rianimazione, dove era stata trasportata il giorno dell’aggressione è stata trasferita in quello di Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, diretto dal professor Giuseppe Giudice, primario responsabile dell’Unità operativa.

La buona notizia è che la donna domani uscirà dall’ospedale ed è proprio il chirurgo a comunicare le imminenti dimissioni. Le sue parole però sulle condizioni di salute della sfortunata Addolorata, pugnalata decine e decine di volte, lasciano con il fiato sospeso, fanno sperare ma nello stesso tempo raccontano per lei un futuro che non è più quello desiderato. «La paziente nei prossimi mesi subirà la rimozione del globo oculare – dice il primario – che è gravemente traumatizzato e necessita l’asportazione. I tempi dell’intervento saranno decisi a breve». La paziente, nella tragedia subita ha salva la vita e domani, dopo una serie di accertamenti, rivedrà i suoi affetti più cari. Successivamente si procederà ad altri interventi specifici. «La signora – dichiara – in queste ultime ore di ricovero sarà sottoposta a delle consulenze terminali di ortopedia per stabilire il proseguo delle terapie in riferimento alle fratture del metacarpo e anche consulenze di chirurgia toracica per quanto concerne il versamento pleurico a causa del collasso di un polmone. Conclusi questi accertamenti potrà uscire».

La donna è viva per un soffio, ha ferite molto profonde, variegate e che la segneranno per sempre. I tagli subiti -continua Giudice – hanno provocato gravi difetti morfologici, funzionali ed estetici come sulle mani, i denti e all’occhio soprattutto. Ci saranno esiti cicatriziali più o meno evidenti con disturbi appunto funzionali che saranno poi curati con una terapia mirata o con altri interventi di chirurgia ricostruttiva. L’operazione più delicata sarà quella della protesi oculare».

La prognosi, nonostante questo elenco di dolorose cure future è stata sciolta e Addolorata domani può finalmente fare ritorno a casa; lei si, lo potrà fare, a differenza di moltissime donne uccise per mano di chi diceva di amarle. «Le ferite psicologiche sono decisamente più profonde – sottolinea il primario – Rimarranno a vita». L’intervento alla giovane è stato effettuato da due equipe e per la durata di molte ore. Per il professore questa è una delle tante e tristi pagine di ordinaria amministrazione. «Purtroppo – conclude – svolgiamo frequentemente questo tipo di interventi, a causa di traumi per incidenti stradali, sul lavoro, di tentati suicidi e omicidi appunto». Nelle ultimissime ore Dory è riuscita, se pur a fatica, a ringraziare tutti coloro che l’hanno sostenuta. Ha scritto un breve post su fb: “Siete stati tantissimi e vi ringrazio di vero cuore, tutti voi conoscenti e non… grazie”.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version