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mercoledì 16 Ottobre 2024
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Movida selvaggia a Bari: chiusi 4 locali in centro per occupazione abusiva di suolo pubblico

Quattro bar e locali che si trovano in “zone di pregio” del Municipio I a Bari sono stati chiusi per violazioni in relazione all’occupazione del suolo pubblico.

Il provvedimento, disposto con apposita ordinanza, è arrivato a seguito di controlli della polizia locale. In particolare due delle attività sanzionate avevano occupato con tavoli e ombrelloni più spazio rispetto a quello per il quale erano state autorizzate, ingombrando anche i giardini pubblici, mentre le altre due avevano posizionato tavoli e sedie sui marciapiedi senza averne titolo.

I titolari delle quattro attività commerciali erano già stati richiamati al ripristino dei luoghi ma, non avendovi provveduto, si è resa necessaria la sospensione.

Le ordinanze prevedono che i responsabili provvedano a proprie spese all’immediato ripristino dello stato dei luoghi.

Chiuso anche un bed & breakfast

Durante i controlli, la polizia locale ha disposto anche la chiusura di un bed & breakfast, sospendendone la Scia a seguito di un verbale di accertamento di violazione urbanistico-edilizia.

Nel corso di un sopralluogo, infatti, gli agenti hanno rilevato evidenti irregolarità. Mancava perfino il certificato di agibilità. Nel cortile retrostante, inoltre, era stato perfino realizzato un locale adibito a bagno, uno a deposito e una veranda. Tutti non previsti e privi di autorizzazione.

All’interno della struttura, invece, due dei quattro bagni attigui ad altrettante camere da letto presentavano un’altezza inferiore a 2,40 metri (nella planimetria catastale è riportata un’altezza non inferiore a 3 metri).

«Vogliamo assicurare il rispetto delle regole»

«L’obiettivo dell’amministrazione non è certamente ostacolare le attività economiche ma assicurare il rispetto delle regole e la cura dei luoghi che, se gestiti con ordine, sono motivo di attrattività per gli stessi locali», commenta l’assessora comunale alla Viabilità urbana, Carla Palone.

L’ordinanza di chiusura, ricorda, «arriva dopo diverse sanzioni e solleciti da parte della polizia locale o dell’Annona» e che «i trasgressori sono perfettamente consapevoli di non stare rispettando le regole».

Nel caso poi di occupazioni del tutto illegittime, chiarisce ancora Palone, «siamo di fronte alla totale inosservanza anche delle regole minime del vivere civile. Questo nonostante tutti gli strumenti semplificati che l’amministrazione ha messo in campo per andare incontro ai titolari delle attività economiche. A questo si aggiungono i controlli sulle attività ricettive, in cui l’amministrazione comunale è impegnata da tempo per contrastare forme di abusivismo nel settore».

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