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“Ostaggio” dei cantieri: così muore via Manzoni a Bari. La strada sarà chiusa al traffico fino a venerdì

Questa volta a rendere la vita difficile ai residenti e ai commercianti del quartiere Libertà ci pensano i lavori di abbattimento di una vecchia palazzina su via Manzoni, nel tratto compreso tra via Garruba e via Crisanzio.

Fino a venerdì (si spera, dato che dopo l’intervento di demolizione inizieranno i lavori di costruzione di un nuovo stabile) la strada sarà interdetta completamente al traffico, occupata dal cantiere in essere. Circostanza che creerà non pochi disagi alla circolazione in una delle arterie principali del Libertà. A darne notizia è il presidente del primo Municipio Lorenzo Leonetti, che chiede pazienza e collaborazione ai residenti.

Ma il rione è praticamente invaso da recinzioni mobili, transenne, gru e scarti di materiale edilizio che occupano strade e marciapiedi, rendendo quasi impossibile anche per i pedoni muoversi in modo agile e sicuro per le vie cittadine. E non tutti i cantieri che punteggiano il rione sono provvisori o vengono chiusi in tempi rapidi: ne è un esempio quello di via Crisanzio (appena girato l’angolo da via Manzoni), più volte denunciato dagli attivisti e dai residenti sulle pagine social e non solo, fermo “ormai” dal 2006 e completamente abbandonato all’incuria e all’azione dei vandali. Tanto da essere diventato negli anni una fonte di pericolo costante per i residenti.

«È un problema che attraversa le amministrazioni che si succedono nel corso degli anni in città – spiega Leonardo Rizzi – In particolare il cantiere di via Crisanzio è fermo da più di dieci anni: la recinzione di legno che dovrebbe delimitarlo è completamente marcita e divelta, installazioni mobili sono ormai fisse e non è più presente nemmeno la segnaletica che mette al sicuro i pedoni. L’inizio dei lavori è datato al 2006 – prosegue Rizzi – come si può evincere facilmente dai vecchi cartelli di inizio lavori. Direi che 17 anni per risolvere questo problema sarebbero stati più che sufficienti. E invece è tutto fermo e abbandonato, pare perché ci siano dei contenziosi in corso o un fallimento della ditta. Ma per i residenti è inaccettabile».

A corollario di tutta la situazione si aggiunge poi il problema dei parcheggi: trovarne uno è un’odissea, per via delle occupazioni di suolo pubblico che, a partire dalle facciate degli edifici, si dipanano verso la strada, sottraendo ai residenti la maggior parte degli spazi che andrebbero invece destinati ai posti auto.

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