Home Attualità Pagare con “carta” dal tabaccaio? A Bari è una missione impossibile

Pagare con “carta” dal tabaccaio? A Bari è una missione impossibile

Pagare con la carta o il bancomat? Nelle tabaccherie di Bari è quasi impossibile. A certificarlo è l’associazione Altroconsumo che ha effettuato un’indagine coinvolgendo 100 tabaccherie di 10 città italiane (Bari, Milano, Padova, Roma, Cagliari, Napoli, Bologna, Palermo, Torino e Genova) dove ha provato a comprare una marca da bollo da 2 euro, e ha messo in luce la difficoltà per gli utenti di pagare i propri acquisti senza utilizzare i contanti.

Nel capoluogo pugliese, su 10 tabaccherie coinvolte nell’indagine, solo tre esercenti hanno accettato la carta per l’acquisto della marca da bollo. Nelle altre sette la transazione digitale è stata rifiutata adducendo diverse motivazioni. Due però sono le risposte che hanno prevalso: «La commessa, in maniera gentile, ha subito detto che non era possibile pagare con carta per soli 2 euro, l’importo è troppo basso», «I valori bollati si possono pagare solo in contanti e non con la carta». Quest’ultima affermazione è smentita dalle legge italiana, anzi, dal 26 giugno scorso, è entrato in vigore l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici per i valori bollati (come, ad esempio, la marca da bollo per il passaporto da 73,50 euro), quelli postali e i generi di monopolio, come le sigarette.

La difficoltà barese non è però l’unica, nel resto d’Italia i consumatori non se la passano meglio. Tra le città considerate dall’indagine di Altroconsumo, Genova e Napoli sono risultate le peggiori, in quanto solo due tabaccai su dieci hanno accettato il pagamento con carta, mentre Bologna e Padova sono state elette le migliori perché in otto casi su dieci si è riuscito a pagare con carta.

Anche Palermo si è distinta in positivo con sei sì su otto. Il 12% dei tabaccai che ha detto no alla richiesta di pagare con carta ha dichiarato che le commissioni bancarie sono troppo alte per una transazione di 2 euro. Infine, a Milano un tabaccaio ha fatto pagare con la carta a fronte di una commissione di 20 centesimi, pratica ovviamente illegale.

Per l’associazione dei consumatori, uno dei motivi che sta alla base del fenomeno sono le commissioni troppo alte che i commercianti sono costretti a pagare. Per molti queste non sono sostenibili: ad esempio, sempre su indagine di Altroconsumo, è emerso che per la colazione al bar da 5 euro pagata tramite carta, l’esercente si accolla una commissione che arriva anche a 50 centesimi, pari al 10% del totale.

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