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venerdì 20 Settembre 2024
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Per il nuovo ospedale Monopoli-Fasano c’è la data: aprile 2023

Continua a tenere banco la questione del nuovo ospedale Monopoli-Fasano, della quale ci eravamo occupati qualche giorno fa, evidenziando non soltanto i ritardi nei lavori e l’aumento della spesa, ma anche e soprattutto la mancata indicazione del termine ultimo per la fine dei lavori.

Ebbene, stando a quanto emerso ieri nel corso delle audizioni nella prima commissione consiliare della Regione Puglia, durante le quali è stato ascoltato anche il direttore generale dell’Asl Bari Antonio Sanguedolce, il nuovo ospedale sarà consegnato non prima del 25 aprile 2023, il giorno in cui si celebra la Liberazione.
Ma a che punto sono i lavori? In forte ritardo, visto che la percentuale dei lavori completati sarebbe del 45% e sono già trascorsi 1147 giorni sui 1184 contrattuali. Secondo quanto riferito nell’ambito della stessa riunione, sarebbero state completate le opere strutturali in cemento armato e acciaio e sarebbero in corso d’ultimazione gli ambienti interni, le facciate continue vetrate e i sotto servizi nelle aree esterne. Per quanto riguarda la fornitura di arredi ed attrezzature, è stato definito il crono programma per emanare gli appositi bandi e successivamente aggiudicare tutte le gare.
Duro il commento di Fabiano Amati, presidente della commissione regionale bilancio e programmazione, a proposito di quanto emerso ieri mattina. «Nella determinazione del Collegio tecnico consultivo c’è un punto ingiustificato e illogico segnalato finalmente dalla Asl – scrive Amati – i 322 giorni di proroga sono stati assegnati calcolando gli effetti del Covid in periodi di lavorazione in cui il virus non era comparso nemmeno a Wuhan. Una conclusione illogica che se non fosse tragica sembrerebbe comica. In attesa delle relazioni finali sul provvedimento del Ctc (Collegio tecnico consultivo) è stata fatta dunque un’amarissima chiarezza sul punto e prendiamo atto che la nuova data di fine lavori è prevista per il 25 aprile 2023, salvo ovviamente tutte le iniziative più risolute che la Asl intenderà assumere. Ora non si perda altro tempo, sarebbe un delitto nei confronti della povera gente. I lavori per la costruzione del nuovo ospedale furono consegnati l’11/12/2018 – prosegue ironicamente – come si può imputare al covid il ritardo accumulato nei lavori anche nel periodo che va dal dicembre 2018 al marzo 2020, ossia prima della sospensione lavori per Covid? E se pure si volesse fingere per un attimo di vivere in Cina e considerare che a Wuhan il virus sul paziente zero fu diagnosticato nel dicembre 2019, come fece l’impresa appaltatrice a rallentare per Covid addirittura nell’anno precedente? Evidentemente sulla base di una profezia, che purtroppo il Ctc ha ritenuto fondata, assegnando la proroga con un calcolo matematico che tiene in considerazione tutti i giorni contrattuali di lavorazione, compresi quelli di circa 15 mesi precedenti al Covid».
Ormai la frittata è fatta, è il caso di dire, ora l’auspicio è che l’Asl Bari vigili con estrema attenzione sul seguito dei lavori. Intanto una prossima decisione del Ctc è attesa tra quindici giorni.

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