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PhEst, torna a Monopoli il festival internazionale di arte e fotografia: mostre dal 30 agosto – FOTO

Dal 30 agosto al 3 novembre torna a Monopoli PhEST – See Beyond the Sea, il rinomato festival internazionale di fotografia e arte. La splendida città costiera pugliese si trasformerà ancora una volta in un vivace palcoscenico culturale, accogliendo artisti di fama mondiale e i più originali talenti creativi.

Il “Sogno” è il tema scelto per la IX edizione di PhEST. Nell’anno in cui si celebrano i 100 anni del Surrealismo, il cui primo manifesto fu scritto proprio nel 1924 da André Breton, l’edizione 2024 celebra l’onnipotenza del sogno, il gioco disinteressato del pensiero e lo esplora in tutte le sue forme.

PhEST racconterà i sogni e le aspirazioni dei bambini monopolitani con il progetto All Humans Be Cats, realizzato in residenza artistica da Jan von Holleben, fotografo tedesco di fama internazionale che dedica gran parte della sua ricerca al concetto di “homo ludens”, un mix di teoria pedagogica e personali esperienze di gioco e ricordi d’infanzia. Il progetto di residenza ha coinvolto 800 bambini dei 4 Istituti Comprensivi di Monopoli che in questi mesi hanno proposto i loro sogni per poi trasformarli in divertenti e allegorici scatti fotografici con i bambini protagonisti. Il progetto fotografico sarà esposto al Porto Vecchio di Monopoli per tutta la durata del festival.

Artisti e professionisti da tutto il mondo – selezionati dal direttore artistico Giovanni Troilo con la curatela fotografica di Arianna Rinaldo – hanno già confermato la propria partecipazione in mostre, masterclass, portfolio review, concerti, installazioni, aprendosi alla comunità dei tanti creativi e appassionati che ormai tutti gli anni raggiungono il centro storico di Monopoli.

PhEST esporrà i sogni simbolici di una comunità con i lavori di Gauri Gill & Rajesh Vangad, i sogni di appartenenza di Ismail Ferdous e Matthias Jung; i sogni letteralmente immersivi di Natalie Karpushenko, le rivisitazioni delle cantiche dantesche di Valentina Vannicola, l’American Dream, un sogno al capolinea, con il lavoro di Richard Sharum, i mondi onirici, dipinti, realizzati, interpretati, fotografati di Paolo Ventura, l’epilogo dei sogni con il progetto sul sogno dei migranti di César Dezfuli.

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