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domenica 13 Ottobre 2024
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Politici e vip spiati, la lente della Procura di Bari sui conti correnti del bancario indagato

I conti correnti ai raggi x. E questa volta non si tratta di quelli di politici, imprenditori, gente dello spettacolo, magistrati e ufficiali, spiati per 26 mesi dal tranquillo e insospettabile bancario bitontino Vincenzo Coviello.

Le indagini

A finire sotto la lente d’ingrandimento dei carabinieri della sezione di polizia giudiziaria del tribunale di Bari, sono proprio i suoi e quelli della sua famiglia, perché ora la Procura di Bari, una volta conteggiati gli accessi abusivi, una volta tracciato il diagramma di tempo e volte spesi su ciascun nominativo, vuole sapere perché lo ha fatto. E allora acquisire i suoi conti correnti diventa fondamentale per sapere se qualcuno lo ha pagato per farlo.

La sua versione

Sembra infatti difficile accettare, al momento, la sua versione dei fatti, quella che ha fornito agli inquirenti e alla banca durante il procedimento disciplinare che ha portato al licenziamento dell’8 agosto, e cioè la curiosità fine a se stessa. Versione che per certi versi combacia con alcune circostanze, e cioè la singolare coincidenza degli accessi con la pubblicazione sui media di notizie relative a personaggi noti: tra gli altri, la premier Giorgia Meloni, sua sorella Arianna, il suo ex marito Andrea Gianbruno, il ministro della Difesa Guido Crosetto, quella del Turismo Daniela Santanché, i Governatori di Puglia e Veneto, Michele Emiliano e Luca Zaia. E, finanche monsignor Giuseppe Satriano, attuale arcivescovo della Diocesi di Bari-Bitonto. Ma solo in alcuni casi, perché come hanno fatto sapere fonti interne, su molte altre posizioni ha speso ben più del suo tempo lavorativo: si tratta di persone fisiche e giuridiche attinenti alla sfera personale, locale e professionale, persone e aziende che in sostanza conosceva bene.

I numeri

Dei circa 6.600 accessi relativi ai circa 3.500 clienti di Intesa Sanpaolo, accertati dal 21 febbraio 2022 al 24 aprile 2024, ribadiscono le fonti, il numero delle personalità politiche oggetto delle interrogazioni da parte del dipendente licenziato dalla banca è stato di 34. Altre 43 sono personalità note alle cronache in quanto figure del mondo dello sport, dello spettacolo e altro. A queste si aggiungono circa 70 figure interne alla banca, in particolare figure apicali e manager. Secondo quanto appurato, in un numero elevato di casi si tratta di accessi avvenuti una sola volta e il tempo di accesso e consultazione dei conti da parte del dipendente licenziato è stato di pochi secondi o minuti e, a quanto risulta, non sono stati scaricati file. E, a partire da ottobre 2023, ovvero da quando il sistema di controllo della banca ha individuato le anomalie, non sono più avvenuti accessi nei confronti di conti di personalità con rilievo pubblico.

L’esame dei devices

Ulteriori novità nell’indagine sull’insospettabile 52enne, che nel fine settimana amava andare a correre o in bicicletta per le strade del paese, salutando per primo chiunque incontrasse, arriveranno dall’esame di telefoni (quello personale e quello aziendale), personal computer, tablet, notebook, chiavi usb, hard disk e altri supporti informatici, sequestrati venerdì mattina nella sua abitazione, sulla sua persona e anche nella sua postazione di lavoro, all’interno della filiale Agribusiness di Banca Intesa a Bisceglie. Quella filiale in cui era stato assunto e nella quale, raccontano, soprattutto i primi tempi, aveva molto tempo libero.

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