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Primarie a Bari, dal Majesty al Palacarbonara: le sei sedi scelte dal centrosinistra

Il centrosinistra barese ingrana la marcia e corre spedito verso il 7 aprile, data in cui si terranno le primarie per scegliere il candidato sindaco tra il penalista Michele Laforgia e l’ambientalista Vito Leccese. Il campo largo ha infatti reso note le sei sedi in cui gli elettori di centrosinistra potranno recarsi a votare. Dallo storico Hotel Majesty, location privilegiata per congressi e riunioni di partito, fino al Palacarbonara, la coalizione scalda i motori, pronto a portare il maggior numero possibile di persone ai gazebo.

Due saranno allestiti nel Municipio 1, il più popoloso (circa 120mila abitanti), con confini che vanno dal quartiere San Giorgio al Libertà. Chi vive dunque a Murat, San Nicola, Libertà, Madonnella, Japigia e Torre a Mare potrà recarsi a votare presso l’Hotel Oriente, in corso Cavour 32, o presso il Majesy, in via Giovanni Gentile. Al Municipio 2, che comprende Poggiofranco, Picone, Carrassi, San Pasquale e Mungivacca, i gazebo saranno allestiti presso l’Hotel Rondò, in corso Alcide De Gasperi. Per gli elettori del Municipio 3, in cui rientrano San Paolo, Stanic, Marconi, San Girolamo, Fesca e il Villaggio dei Lavoratori, la sede scelta è l’Hotel B21, l’ex Hotel 7 Mari, in via Verdi, nelle vicinanze del lido San Francesco. Per quanto riguarda il Municipio 4, Carbonara, Ceglie e Loseto, i gazebo troveranno posto nel Palacarbonara, in via Fratelli De Filippo 22. Infine, sarà all’Hotel La Baia in via Vittorio Veneto la sede individuata per gli elettori del Municipio 5: Palese, Santo Spirito, Catino e San Pio.

I seggi rimarranno aperti dalle 8 alle 22. La scelta della data, il 7 aprile, è arrivata dopo una lunga discussione in seno alla coalizione di centrosinistra. Inizialmente, le primarie erano state fissate il 24 marzo. Data contestata, in quanto coincidente con la festività religiosa della Domenica della Palme e della festa ebraica delle Capanne. Da qui, la scelta di posticiparle di una settimana.

Più volte al centro delle polemiche è finito anche il regolamento per la consultazione degli elettori del centrosinistra. Va ricordato, infatti, che le primarie sono il frutto del confronto tra i sostenitori di Laforgia e di Leccese. I primi si sono raccolti nell’ala del centrosinistra ribattezzata Convenzione, all’interno della quale rientrano alcune forze politiche e associazioni. Alla Convenzione, poi, nelle ultime settimane si è aggiunto il Movimento Cinque Stelle, che ha ufficializzato il suo sostegno al penalista. Appoggiano Leccese, invece, il Partito democratico e alcune liste che hanno costituito la maggioranza del sindaco uscente, Antonio Decaro. Da qui le divergenze, tra chi chiedeva primarie “ristrette”, in nome del principio della trasparenza e della legalità, e chi, invece, optava per le primarie “tradizionali”, considerando la maggiore affluenza come l’unico strumento utile per contrastare le infiltrazioni dello schieramento avversario e i cosiddetti portatori di voti. Per farlo, i votanti saranno dotati di Qr code, un codice elettronico che si annullerà immediatamente dopo il voto, in modo da evitare che una singola persona si rechi in più gazebo.

Nel frattempo, proseguono i confronti tra i due candidati. Il prossimo è previsto il 2 aprile, alle 15:30, in piazza Cesare Battisti, nel Murattiano. Ad organizzarlo è la rete delle associazioni studentesche di sinistra, Udu, Link e Adi, più Zona Franka. “Bari città della conoscenza”. «Parleremo di scuola, università, accademia e ricerca: ciò che rivendichiamo e che definiamo sotto la denominazione di cittadinanza studentesca», fanno sapere gli organizzatori del confronto elettorale, programmato pochi giorni prima dalle primarie.

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