Prova d’appello per il Bari. Alle 20,30 i biancorossi saranno impegnati nella delicatissima sfida esterna contro il Palermo. Partita valida per la 23^ giornata di serie B, quarta tappa del girone di ritorno. Non si tratta di una gara da dentro o fuori, ma senza dubbio può considerarsi l’ultima “chiamata” per il tecnico Pasquale Marino. L’allenatore di Marsala confida nell’aria di casa affinché la sua squadra trovi la forza di reagire dopo la figuraccia rimediata sabato scorso al San Nicola, teatro della pesantissima sconfitta (2-0) per mano della Reggiana.
Lo stato di forma
Palermo e Bari sono divisi in classifica da 9 punti. Rosanero a quota 36, in quinta posizione. Biancorossi inchiodati a 27 punti e scivolati al 12esimo posto dopo la debacle contro gli emiliani. Pur potendo contare su un organico dall’elevatissimo potenziale, ulteriormente rinforzato grazie agli ultimi innesti di Diakité e Ranocchia, rispettivamente in difesa e centrocampo, la formazione allenata da Corini è ancora a caccia di continuità. Otto i punti conquistati nelle ultime 5 uscite. Ma è in casa che il Palermo ha inserito la marcia giusta: tre i successi nelle ultime tre partite, conquistati contro Pisa, Cremonese e Modena. Stato d’animo diametralmente opposto per il Bari. La squadra di Marino ha letteralmente premuto il tasto “stand by” dopo il primo tempo di Ascoli. Dal 45’ della sfida disputata al Del Duca due settimane fa i pugliesi si sono letteralmente smarriti, risucchiati dalle loro stesse paure e incertezze. L’ultima affermazione lontano da casa risale al 29 ottobre, giorno della vittoria esterna sul campo del Brescia. Da allora il ruolino di marcia è di tre pareggi, con Feralpisalò, Sampdoria e Ascoli, e due sconfitte, subite contro Lecco e Spezia. Squadre tutte posizionate in classifica alle spalle dei biancorossi.
Gli sbarchi biancorossi in Sicilia
Quasi tutti disastrosi, in particolare quelli della storia recente. Il Palermo è infatti rimasto imbattuto negli ultimi sei confronti in Serie B con il Bari, totalizzando 3 vittorie e altrettanti pareggi. I padroni di casa non hanno subito gol in nessuno degli ultimi due confronti con i galletti. Bisogna andare al 18 maggio del 1997 per trovare negli almanacchi l’ultima gioia biancorossa nell’Isola. Olivares e Ventola regalarono i 3 punti alla squadra allenata allora da Fascetti. Vittoria che diede ancora più slancio alla volata verso la promozione in serie A, conquistata quasi un mese dopo, il 15 giugno al San Nicola, battendo il Castel di Sangro. Su 35 confronti in Sicilia si contano solo 2 vittorie per il Bari, 15 i pareggi, 18 le sconfitte.
I dubbi di formazione
Resta a centrocampo il principale nodo da sciogliere e riguarda l’uomo che raccoglierà il testimone da Benali, assente per squalifica. Maita, Acampora, Lulic e Bellomo si giocano il posto di mediano basso. La sensazione è che la scelta possa ricadere su uno tra Maita e Lulic. Per il croato l’aspetto dirimente è la condizione fisica. Se fornirà garanzie al tecnico toccherà a lui agire nelle vesti di playmaker dal primo minuto. Sorprenderebbe in un ruolo così delicato la riproposizione di Acampora, rimasto in panchina nelle ultime tre partite. Verso la conferma Edjouma. Altro dubbio sulla prima linea, dove Menez chiede spazio. Il francese si candida potenzialmente per tutti e tre i ruoli dell’attacco. Incertezza anche al centro, tra Puscas e Nasti, con il secondo che potrebbe essere rilanciato da Marino. In difesa gli uomini sono contati, quindi nessuna sorpresa, con Dorval, Matino, Vicari e Ricci, davanti a Brenno.
COSÌ IN CAMPO
PALERMO (4-3-3): Pigliacelli; Diakité, Nedelcearu, Ceccaroni, Lund; Ranocchia, Gomes, Segre; Insigne, Brunori, Di Francesco. All. Corini
BARI (4-3-3): Brenno; Dorval, Matino, Vicari, Ricci; Edjouma, Maita, Lulic; Kallon, Nasti, Sibilli. All. Marino
ARBITRO: Tremolada (Monza); assistenti: Costanzo (Orvieto) e Trasciatti (Foligno); quarto ufficiale: Ancora (Roma 1); VAR: Serra (Torino); AVAR: Miele (Nola)
