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Putignano, nuova vita per la chiesa rupestre di San Michele Arcangelo a Monte Laureto

Nuova vita per la storica chiesa rupestre di San Michele Arcangelo in Monte Laureto, a Putignano.

La chiesa fa parte del complesso edilizio in cui si trova la struttura sanitaria dell’Asl Bari attualmente occupata dal Dipartimento di prevenzione (veterinari, commissione invalidi, igiene alimenti, igiene pubblica e sicurezza sul lavoro), dalla Neuropsichiatria infantile, dalla Riabilitazione, dalla postazione del 118 e dal Dipartimento di dipendenze patologiche, a cui si aggiungeranno nelle prossime settimane la direzione del distretto socio sanitario 14 e il consultorio.

Il restauro, attraverso un progetto avanzato con tecnologie moderne e strumenti innovativi, sarà effettuato grazie a un’intesa tra l’Asl e il Comune di Putignano che hanno siglato un contratto di comodato d’uso gratuito per effetto del quale l’azienda sanitaria ha affidato il bene di sua proprietà per vent’anni all’amministrazione comunale che, a sua volta, si impegna a realizzare la riqualificazione del sito e a potenziarne il valore turistico e culturale.

Il progetto, ha evidenziato il direttore generale facente funzioni dell’Asl Bari, Luigi Fruscio, consegnando simbolicamente le chiavi della chiesa al sindaco Michele Vinella, «ha un duplice valore perché contribuisce, da un lato, a restituire bellezza e splendore ad un sito storico artistico finora trascurato e poco utilizzato, e dall’altro lo mette a disposizione della collettività».

L’intervento di tutela, messa in sicurezza e valorizzazione della chiesa rupestre sarà finanziato con fondi regionali del valore di 80mila euro che l’amministrazione comunale ha ottenuto tramite la candidatura a un avviso pubblico rivolto agli enti locali per sostenere interventi di tutela e valorizzazione delle chiese rupestri presenti sul territorio regionale, con l’obiettivo di garantire la loro conservazione e messa in sicurezza, in coerenza con il potenziamento dell’offerta turistica e culturale.

Nei prossimi mesi sono previsti gli interventi di restauro delle grotta, a cui seguirà una gestione che garantirà non solo l’apertura al pubblico che già conosce la chiesa, ma anche la sua valorizzazione all’interno di percorsi spirituali, religiosi e culturali che promuovono il territorio.

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