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sabato 5 Ottobre 2024
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Roksana, dalla Polonia a Cassano sulle tracce del suo ex: scopre che è morto da 15 anni

Sarà stato per i suoi grandi occhi, neri e malinconici o per i suoi modi gentili, signorili quasi. Antonio le era rimasto nel cuore, nel freddo inverno del 1992 in Polonia. Roksana quel ragazzo cassanese non lo aveva mai dimenticato ma ne aveva perso le tracce.

Grazie a Internet ed ai social-network qualche mese fa, dopo tante ricerche ma senza mai perdere la speranza, è riuscita finalmente a contattare la famiglia Aloisio di Cassano delle Murge. Non si aspettava nulla da questo contatto, Roksana: lei è sposata, ha un bambino, Davide di 8 anni e sicuramente, avrà pensato, anche Antonio si sarà fatto una vita ma era felice di essere riuscita a riannodare un vecchio legame, sul filo del ricordo.

«Mi spiace, Antonio è morto nell’aprile di 15 anni fa…», le hanno detto i familiari dall’altro capo del video. Il suo fidanzatino italiano conosciuto mentre frequentava l’Erasmus oltre trent’anni prima, nei pressi di Varsavia, non c’era più. Un male improvviso, inspiegabile lo aveva portato via, a soli 33 anni, strappandolo ad una vita da imprenditore illuminato, legatissimo al suo territorio dove fin da giovanissimo era impegnato nel mondo del volontariato, nello spronare la costituzione del Parco dell’Alta Murgia, nel creare posti di lavoro puntando sulla manifattura di qualità di abbigliamento e mobili imbottiti. Antonio Aloisio era tutto questo e ancora oggi i suoi amici lo ricordano nelle tante battaglie, nei sorrisi contagiosi, nella intelligenza viva e vitale.

Nell’istituto “Leonardo da Vinci” di Cassano, dove si era diplomato, uno dei laboratori è dedicato proprio ad Antonio e Confindustria Bari volle dedicargli il premio “Made in Italy – Antonio Aloisio” per gli imprenditori che guardano oltre il proprio orizzonte ed hanno il mondo come confine. In questi giorni Roksana Zbroja e le sue amiche Barbara Bączek e Monika Broś, provenienti dalla cittadina polacca di Raciborowice dove la donna vive e gestisce una agenzia di incoming turistico, sono state a Cassano, dove hanno voluto visitare la scuola dove Antonio ha studiato, i luoghi dove viveva e dove concepiva le sue idee e l’azienda di famiglia, accompagnate dal fratello di Antonio, Ivan che prosegue, con la sua azienda di maglieria eco-compatibile, l’idea di lavoro e di progresso che Antonio aveva intuito un ventennio fa. Un incontro emozionante, ricco di ricordi e qualche rimpianto malinconico. Proprio come quei grandi occhi neri di Antonio che Roksana non ha mai dimenticato.

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