Un incendio di vaste proporzioni ha distrutto a Terlizzi il primo piano di “Villa Angarano”, un’antica dimora ottocentesca sita sulla Strada Provinciale Terlizzi-Molfetta, in stato di abbandono e degrado da anni, e diventata un riparo notturno per gli immigrati che di giorno lavorano come braccianti nei campi dell’agro terlizzese nella raccolta delle olive. Le fiamme si sarebbero sprigionate da una stufetta malfunzionante e lasciata accesa dagli immigrati. Fortunatamente, quando è divampato l’incendio, nell’antico casale, ubicato nei pressi di un rudere di un mobilificio adoperato come rifugio dai migranti, non c’era nessuno, poiché erano tutti a lavorare nei campi. Se fosse accaduto di notte poteva esserci una strage. A “Villa Angarano”, che in passato ha ospitato anche due sale ricevimenti, sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Molfetta ed i carabinieri della tenenza di Terlizzi per i rilievi del caso. L’episodio dimostra che gli immigrati che giungono in città per lavorare nei campi non sono stati mai sgomberati dalle forze dell’ordine dall’antico casale cittadino, dove hanno continuato a rifugiarsi. Nei prossimi giorni dovrebbero essere tutti sistemati in unità abitative mobili che saranno collocate nell’area del mercato dei fiori di via Mariotto, in base all’accordo raggiunto tra Regione Puglia, Cgil, Caritas Diocesana, associazioni e Comun e di Terlizzi.
