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lunedì 7 Ottobre 2024
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Tassa di soggiorno a Bari, Picaro: «Un danno. Il sindaco vuole solo fare cassa»

«Dopo l’aumento della Tari, dopo Imu e l’addizionale comunale alle stelle, dopo l’aumento delle lampade votive, Decaro continua nella sua opera con la famigerata tassa di soggiorno: fare cassa sulle spalle dei baresi». È perentorio il consigliere comunale e regionale Michele Picaro (Fratelli d’Italia) che, all’indomani dei falliti tentativi del Comune di mediare con Federalberghi, entra d’impatto nella discussione sull’imposizione della tassa di soggiorno, che nelle intenzioni dell’amministrazione Decaro, dovrebbe essere applicata a partire dalla prossima primavera.

«Dopo l’aumento della Tari del 30%, dopo Imu e addizionale comunale ai massimi previsti dalla legge, dopo il mostruoso 120% di aumento dei canoni per le lampade votive, fino ad arrivare all’estensione delle aree a pagamento della sosta, l’Amministrazione Decaro prosegue la sua opera – commenta Picaro, che prosegue – Condivido le riflessioni del presidente regionale di Federalberghi Puglia, Francesco Caizzi: aumenterà il sommerso, già ampiamente diffuso, le strutture alberghiere saranno meno competitive e alcune di queste potrebbero addirittura chiudere i battenti». Il consigliere meloniano ripercorre poi le criticità del capoluogo su cui il sindaco Decaro, a suo dire, dovrebbe concentrarsi. «All’igiene urbana, agli uffici anagrafici chiusi nelle periferie, che tali sono rimaste con la gestione Decaro, o, molto più semplicemente, alla manutenzione del verde e delle strade pubbliche. La irrisolta vicenda dei dipendenti dell’Hotel Palace, con ulteriore carico sociale per le Istituzioni e conseguenti minor introiti per le altre tariffe, è solo un semplice esempio dell’impatto negativo che comporterà la tassa di soggiorno».

Decisa, dunque la prese di posizione sull’ipotesi tassa di soggiorno avanzata da Palazzo di Città. «Sono fermamente contrario fino a quando Decaro non sarà in grado di saper governare l’ambito delle strutture ricettive, e, soprattutto, non offrirà le stesse condizioni a tutti i quartieri. Basti pensare che nel V Municipio, dove tra l’altro vi è il sedime aeroportuale, con cinque strutture alberghiere presenti, il servizio di trasporto pubblico locale offre una sola linea per raggiungere il centro».

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