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Un secolo di packaging del made in Italy in mostra a Bari per la Biennale dei Racconti d’Impresa – FOTO

Torna a Bari, dal 4 al 28 novembre, la Biennale dei Racconti d’Impresa, evento organizzato dal Club delle imprese per la Cultura di Confindustria Bari e BAT, che vuole essere un’occasione di incontro tra le imprese e un ampio pubblico trasversale, per sensibilizzare e coinvolgere sui temi culturali, economici, produttivi e sociali che ruotano attorno all’universo del “fare impresa”.

A inaugurare la seconda edizione della rassegna, sarà il vernissage della mostra “Saperi visibili: un secolo di packaging del made in Italy” che si terrà sabato prossimo alle 18 nello Spazio Murati di Bari.

L’esposizione, nata da un’idea di Chiara Alessi – che ne è anche curatrice -, Ettore Chiurazzi, Giusy Ottonelli, Maria Laterza e Graziano Bianco, si presenta come un percorso attraverso venti oggetti di impresa con cui interagiamo ogni giorno. Un racconto di progetti, brevetti e prodotti che appartengono al nostro tempo, a partire dai primi del ‘900 sino ad oggi.

La mostra ha l’obiettivo di raccontare l’impresa italiana attraverso i suoi oggetti e le loro storie: per un’indagine su come siano stati concepiti, spesso insieme alle novità tecnologiche e allo studio dei nuovi materiali intervenuti nei processi, e come hanno attraversato il secolo scorso, al fine di raccontare cosa vi sia dietro il fare impresa. Senza dimenticare l’evoluzione sociale e culturale degli italiani, la storia della comunicazione e le ricadute sugli atteggiamenti di consumo.

Lungo un allestimento concepito in modo lineare, realizzato con scaffali industriali utili a richiamare il contesto d’impresa, si dipanano tra oggetti, racconti e materiali pubblicitari, i packaging di Bacio Perugina, le plastiche Pirelli, la lampada Parentesi di Flos progettata da Castiglioni e Manzoni, le confezioni di pasta Barilla, le sorpresine del Mulino Bianco, la bottiglia del Campari Soda di Fortunato Depero, la Coppa del Nonno di Motta disegnata da Gregorietti, il packaging dei panettoni Galup e delle Pastiglie Leone, la confezione del Bialcol di di Giovanni Sacchi, i vasi da contenitori riciclati di Enzo Mari per Alessi, il packaging dei dischi “La voce del padrone” di Bruno Munari, la rete da cantiere Gigan (oggi Dragon), il packaging su misura ideato da Panotec, il kit di programmazione Arduino di Massimo Banzi. Tutte invenzioni italiane fatte da imprese del nostro Paese diventate celebri in tutto il mondo, che testimoniano la creatività dell’impresa e dei designer italiani.

La Biennale dei Racconti d’Impresa, inserita all’interno della XXII Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria, pone in atto gli obiettivi per cui è nato il Club delle imprese per la Cultura, aggregazione informale di imprese di diversi settori e dimensioni (tutte iscritte a Confindustria Bari e BAT), riunitesi per ideare e realizzare progetti culturali collettivi che abbiano una ricaduta positiva sul territorio, rafforzando il legame fra questo e l’imprenditoria locale.

La rassegna, promossa dal Club delle imprese per la Cultura di Confindustria Bari e Bat, si avvale della collaborazione e del patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, e il patrocinio di Comune di Bari, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Università Lum “Giuseppe Degennaro”, Politecnico di Bari.

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