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Una notte di fuoco a Bitonto, incendiate quattro auto in centro: si indaga

È stata una notte di fuoco e fiamme quella tra giovedì e venerdì a Bitonto dove adesso ci si interroga per capire quello che è accaduto e per rispondere a una domanda: “semplice” autocombustione o chiaro gesto doloso? È successo, allora, che nella centralissima via De Ildaris sono state ben quattro le auto avvolte dalle fiamme. Si tratta di una Lancia Delta, una Smart, un’Audi A2 e una Opel Astra. Erano parcheggiate tutte sul lato destro della strada e, nonostante l’intervento dei vigili del fuoco, l’alta colonna di fumo che si è sprigionata ha anche completamente annerito il palazzo adiacente e anche altre auto parcheggiate nelle vicinanze (così come altri stabili vicini) hanno avuto danneggiamenti dall’esplosione. Dalle prime informazioni, le fiamme si sarebbero sprigionate innanzitutto dalla Delta, ma il proprietario, incensurato, non avrebbe ricevuto né minacce, né intimidazioni. Gli uomini del 115, arrivati dal distaccamento di Molfetta, hanno cercato di appurare l’innesco, ma semmai qualcuno abbia voluto colpire tutte le auto (o solo una, provocando però un effetto domino), è probabile però che il fuoco stesso abbia cancellato ogni possibile traccia. In strada, inoltre, non sono state trovate taniche di benzina vuote o bottiglie in plastica. Per questo gli agenti del locale Commissariato di pubblica sicurezza attendono la relazione dei pompieri e della scientifica per comprendere se si sia trattato di autocombustione o di incendio doloso. Alle indagini saranno utili anche le immagini di videosorveglianza private della zona, acquisite già ieri mattina. «L’accaduto non è passato inosservato agli occhi del sindaco Francesco Paolo Ricci, che si è messo subito in contatto con la polizia. «Gli inquirenti – sottolinea il primo cittadino – tendono a escludere la matrice malavitosa, considerato che il proprietario dell’auto incendiata è incensurato e non ha mai ricevuto minacce o intimidazioni. In ogni caso le telecamere di videosorveglianza della zona consentiranno di fare piena luce sulla dinamica dei fatti, permettendoci di inquadrare correttamente quanto accaduto, senza cedere alla tentazione di valutare l’episodio, che resta grave, in maniera affrettata e sulla base di pure illazioni, utili solo ad alimentare un clima di preconcetta sfiducia e negatività, che non fa bene alla città».

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