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UniBa, finanziati progetti per più di 1,6 milioni di euro. L’Ateneo primo al Sud capofila del Desk

Sei progetti dell’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari sono stati finanziati per oltre un milione e 680mila euro nell’ambito del bando Tne, iniziative educative transnazionali, del Pnrr finalizzato a incentivare l’internazionalizzazione delle università italiane e a valorizzare il modello di istruzione superiore italiana come best practice a livello internazionale.

Questo prestigioso riconoscimento, ottenuto in particolare grazie alla partecipazione al progetto Desk (Developing shared knowledge in innovative materials and digital transformation for sustainable economy and green transition), segna un importante traguardo per l’Uniba che diventa così il primo Ateneo del Sud Italia a essere capofila di un progetto finanziato nell’ambito del bando Tne.

Il progetto Desk è stato coordinato dalla presidenza della Scuola di scienze per l’Università degli Studi di Bari e coinvolge 10 istituzioni accademiche italiane e 68 partner internazionali localizzati in America Latina (46), nell’area balcanica (16) e in Turchia (6).

La proposta progettuale mira sia a stabilire nuove relazioni che a consolidare le partnership internazionali esistenti tra le università italiane e le università straniere coinvolte, con l’obiettivo di condividere le migliori pratiche educative e rafforzare la cooperazione accademica internazionale verso le aree geografiche di interesse, per promuovere gli obiettivi dell’Unione europea, sostenendo la transizione verde e contribuendo alla neutralità climatica e alla trasformazione digitale.

L’Università di Bari è inoltre partner di altri cinque progetti finanziati nell’ambito dello stesso bando, ricoprendo così tutto lo spettro delle aree geografiche di interesse del bando (Istituzioni di 55 Paesi) e ambiti di ricerca che vanno dalla Salute alla transizione ecologica e digitale.

Le iniziative finanziate avranno la durata di 16 mesi e saranno realizzate in collaborazione con il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale (Maeci). I progetti saranno rivolti a contesti extra-Ue, con particolare riferimento alle aree strategiche, tra cui i Paesi del Mediterraneo e della penisola balcanica, i Paesi del continente africano e asiatico, paesi meno sviluppati (Pms) e altre aree caratterizzate da una significativa presenza di comunità italiane, come i Paesi dell’America Latina.

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