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lunedì 14 Ottobre 2024
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Verso Bari-Brescia, il piano di sicurezza al “San Nicola”: più controlli ai varchi di ingresso

Sale il livello di attenzione per la partita Bari-Brescia. La sfida, in programma domani sera al San Nicola (ore 20,30), sarà il crocevia decisivo per il futuro della squadra pugliese, che solo vincendo si assicurerà la possibilità di accedere agli spareggi salvezza. In caso contrario esiste il rischio, tutt’altro che remoto, di salutare la serie B dopo soltanto due stagioni dal ritorno nel campionato cadetto a seguito della ripartenza dai dilettanti nel 2018.

In città il clima è a metà tra tensione e rassegnazione. Tuttavia il timore di possibili disordini in caso di tragedia sportiva porterà, come anticipato nei giorni scorsi, ad un innalzamento delle misure si sicurezza. In giornata è attesa una riunione e dovrebbero essere più chiari i dettagli del dispositivo del servizio di ordine pubblico, predisposto sulla base di un’ordinanza del Questore, come accade per ogni partita casalinga.

La sensazione è che si vada verso un rafforzamento del presidio di uomini all’esterno dello stadio, attraverso l’utilizzo di forze territoriali e ministeriali. Si seguiranno le direttive del GOS, riunitosi già martedì scorso, sulle base delle indicazioni fornite dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Nella determinazione del 2 maggio scorso l’organo del Ministero dell’Interno ha suggerito l’adozione delle seguenti misure: vendita dei tagliandi per il settore ospiti solo ai residenti della provincia di Brescia (fidelizzati con il Brescia calcio); il rafforzamento dei servizi anche nelle attività di prefiltraggio e filtraggio e l’implementazione del servizio di stewarding. La speranza è che tutto fili liscio, a prescindere dal risultato del campo.

L’innalzamento delle misure di sicurezza probabilmente è anche l’effetto degli ultimi episodi di cronaca, che testimoniano il clima incandescente intorno all’ambiente biancorosso. Su tutti le minacce e le intimidazioni a carico del presidente De Laurentiis, che hanno indotto gli organi di polizia ad assegnargli una scorta, e i gravi fatti post Cittadella-Bari, che hanno coinvolto il ds Ciro Polito.

La vicenda, avvenuta domenica sera intorno alle 21 in un autogrill di Occhiobello, sull’A13, sta assumendo i contorni del “giallo”: la Digos prosegue le indagini per accertare la dinamica dell’”aggressione” subita da Polito da parte di un gruppo di tifosi, come denunciato in un comunicato ufficiale dalla Ssc Bari, e per individuare i responsabili. Il manager dell’ara tecnica sarebbe stato vittima di spintoni e schiaffi nei bagni della stazione di servizio, al culmine di un acceso diverbio sulla crisi della squadra pugliese. Ma alla Questura di Rovigo finora non è stata presentata nessuna denuncia dal direttore sportivo napoletano. Secondo fonti della stessa Questura veneta senza una querela di parte il rischio, in virtù della fattispecie del delitto in questione, è che si vada verso la non procedibilità. Di fatto, a meno che la Procura di Rovigo, che coordina gli accertamenti, non individui ipotesi di reato più gravi, si rischia che l’intera vicenda venga insabbiata.

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