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giovedì 19 Settembre 2024
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Andria, vandali in azione: deturpati i muri della chiesa della Madonna del Carmine. Al vaglio i filmati delle videocamere

Nella giornata di lunedì 23 maggio la città di Andria si è ritrovata ad assistere all’ennesimo atto di inciviltà ai danni di un bene di inestimabile bellezza e dallo spiccato valore storico-culturale. Diverse scritte, realizzate con bombolette spray colorate (rosso e giallo) sono state riscontrate sui pilastri contenuti in una parete della chiesa della Madonna del Carmine e sul muro della scalinata, ma anche sul muro del seminario Vescovile e della Biblioteca san Tommaso d’Aquino.

La scoperta, avvilente e amara, è avvenuta nel momento in cui i dipendenti della biblioteca hanno lasciato l’edificio in orario di chiusura. Dell’accaduto è stato informato don rettore del Seminario Vescovile, Sabino Mennuni, il quale ha comunicato prontamente il fatto alle forze dell’ordine. Saranno visionati i filmati delle videocamere di sorveglianza della zona per individuare i responsabili del deprecabile gesto. Purtroppo l’episodio va ad arricchire una mesta e macabra lista di deturpamenti ai danni del patrimonio storico-artistico della città: delle scritte avevano già ricoperto anni fa l’edificio che è tra i beni culturali più significativi e rappresentativi della città co-capoluogo della sesta provincia pugliese (primi episodi nel 2012 con dediche opinabili con spray nero, simboli ed espressioni ingiuriose declinate al femminile).

La chiesa, intitolata alla Santissima Vergine del Carmelo, fu edificata in un’area extraurbana donata dal nobile Flavio de Excelsis ai Carmelitani. Iniziata nel 1707, fu terminata nel 1753. Durante il governo murattiano fu adibita ad infermeria militare, venne poi restaurata e abbellita e fu riconsacrata dal vescovo Cosenza nel 1840. Vi si accede tramite un ampio porticato neoclassico, preceduto da una lunga scalinata costruita nel 1773. L’interno è ad aula unica con altari su entrambi i lati. È dotata di un piccolo campanile tardo-barocco costruito nel 1772 e ristrutturato nel 1854.

L’annesso convento dei Carmelitani oggi è sede del Seminario Diocesano. Diverse sono state, nel corso degli ultimi anni, le iniziative della Diocesi di Andria, delle scuole cittadine, delle istituzioni volte a sensibilizzare la cittadinanza al tema del rispetto del patrimonio culturale del territorio. Iniziative, a quanto pare, che hanno lasciato tracce discutibili dato che la città si ritrova ancora una volta ad affrontare scempi di tale fattura ai danni delle sue pregevoli peculiarità architettoniche.

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