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domenica 1 Settembre 2024
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Barletta, scene da guerriglia urbana in zona 167: panico tra i residenti – VIDEO

Sono sempre più scene da guerriglia urbana quelle a cui i residenti della zona 167 di Barletta non possono fare altro che assistere, impotenti, ogni giorno, fra il panico e lo sgomento. Quello di chi, sotto casa, qualche giorno fa, ha visto un gruppo di ragazzi esplodere petardi, lanciare fumogeni, causando esplosioni e danneggiando alcune auto parcheggiate.

È accaduto in via Paolo Ricci e, nel bilancio dei danni, c’è da inserire anche quelli al vicino plesso scolastico di largo Primavera, scuola dalla quale sono stati portati via estintori poi svuotati per strada. Gli abitanti del quartiere, non potendo fare molto altro, hanno chiamato le forze dell’ordine e filmato l’accaduto, diventato poi virale. All’arrivo di polizia e carabinieri i teppisti sono fuggiti, lasciandosi dietro una scia di violenza e sconcerto.

La diffusione di quei video sta rafforzando le denunce quotidiane del comitato di quartiere, nelle dure note dei portavoce Raffaele Patella e Giuseppe Di Bari, i quali, a ragion veduta, già la scorsa settimana parlavano di una «situazione fuori controllo».

Quest’ultimo episodio ha suscitato scalpore in città. È intervenuto anche il primo cittadino, Cosimo Cannito, il quale, preoccupato «per la pubblica e privata incolumità», ha informato il Prefetto Rossana Riflesso e il Questore Alfredo Fabbrocini, «mettendo a disposizione le testimonianze filmate e offrendo la massima collaborazione per individuare e perseguire penalmente gli autori degli atti illeciti nonché per ottenere, tutti insieme, i risultati migliori per la tutela degli interessi della collettività».

Ma ai residenti della zona 167 questo non basta, vogliono interventi concreti e risolutivi, insomma chiedono di non assistere più a scene come quelle, di non sentirsi in pericolo sotto casa e lo fanno rendendosi disponibili a fare la propria parte, attraverso l’attivazione di un protocollo attivato due anni fa tra il comune e prefettura, denominato “Controllo di vicinato”.

«È un protocollo che consente di instaurare un filo diretto e immediato fra quartiere e forze dell’ordine», spiegano Di Bari e Patella. Una sorta di patto che rende i residenti vigili e responsabili.

Intanto indagini sono in corso per riuscire a individuare i responsabili degli atti vandalici filmati e diventati da dominio pubblico.

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