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domenica 6 Ottobre 2024
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Cadavere carbonizzato nelle campagne di Barletta: la verità sul decesso rimandata di altre 24 ore

La verità è solo rimandata di altre 24 ore. Almeno in merito alle probabili cause della morte. E dovrebbero arrivare dall’esito dell’autopsia, prevista ieri e slittata a questo pomeriggio per difficoltà oggettive nell’eseguire una risonanza magnetica sul cadavere ritrovato domenica mattina nelle campagne alla periferia di Barletta, sulla strada che conduce ad Andria. Col passare delle ore diventa sempre più credibile l’ipotesi dell’incidente. Non si esclude che il 61enne clochard tunisino, privo di documenti e arrivato in Italia nel 1998, nel tentativo di proteggersi dal grande freddo e forse sotto l’effetto di alcol, si sia dato fuoco accidentalmente. Lo farebbero pensare anche alcuni accendini ritrovati vicino al cadavere.

L’esame autoptico che sarà eseguito dalla dottoressa Sara Sablone, nell’istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari, potrebbe dare molte risposte, non solo sull’epoca del decesso, ma anche sulla eventuale compatibilità tra le gravi ustioni che aveva sul corpo e le cause della morte del barbone. Se, invece, l’autopsia dovesse rilevare segni di violenza o ferite da arma da fuoco o da fuoco che da una ispezione a occhio nudo non si vedrebbero, allora lo scenario cambierebbe radicalmente. Ma chi potrebbe aver voluto il male di un senzatetto che, da quanto si apprende, non dava fastidio a nessuno?

I poliziotti della Squadra Mobile di Andria, che indagano sull’episodio, al momento classificato come omicidio volontario, hanno sottoposto a sequestro un casolare presumibilmente l’ultimo luogo in cui la vittima avrebbe soggiornato e acquisito anche le immagini di videosorveglianza da alcuni distributori di benzina sulla strada che costeggia le campagne dove è avvenuto il ritrovamento.

Alla sua identità si sarebbe arrivati grazie allo studio di alcune parti del corpo non completamente danneggiate dal fuoco. Non avrebbe precedenti di polizia e sarebbe stato identificato e fotosegnalato più volte della forze dell’ordine durante il suo girovagare per l’Italia. A ritrovare il suo corpo ormai senza vita, domenica mattina, nelle campagne di Montaltino, a Barletta, in una zona che costeggia la statale 170, a ridosso della Ferrotramviaria Bari Nord, è stato un contadino che si apprestava ad andare nel suo fondo agricolo.

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