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mercoledì 25 Settembre 2024
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Centomila alberi, uno per ogni cittadino entro il 2030. La petizione a Barletta

“Centomila alberi uno per ogni cittadino entro il 2030” è il titolo della petizione messa a punto dal Comitato Alberi per la Vita – Barletta Green. Gaia Merra, organizzatrice della raccolta firme, ne spiega i dettagli.

Dottoressa Merra, quando è partita la petizione e quante firme avete raccolto sinora?

«Abbiamo deciso di avviare la raccolta firme il 22 aprile in occasione della Giornata Mondiale della Terra. Centinaia le firme raccolte ma vogliamo totalizzarne migliaia.»

Quanto è sensibile la cittadinanza ai temi ambientali?

«Purtroppo è scarsa la conoscenza relativa all’importanza del verde per la salute di tutti noi in una città inquinata come Barletta laddove ci sono molte persone sensibili, ma rimane una moltitudine di cittadini che non riconosce il bene pubblico come qualcosa da rispettare, valorizzare e curare. La nostra sfida è quella di contribuire a fare nascere una coscienza civica verso il verde.»

A giugno 2021, Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Ispra, evidenziava la percentuale esigua (0,2%) di verde pubblico rilevata a Barletta. Oggi com’è la situazione?

«È peggiorata. Dal 2021 sono stati abbattuti molti alberi oltre alla clamorosa demolizione del pino in via V. Veneto, un esemplare di circa 80 anni. In tutti i casi, l’albero è stato considerato una minaccia per l’incolumità umana, senza considerare, che al momento della piantumazione, non è stata mantenuta la “zona di rispetto“, ossia una distanza dalle abitazioni o dal manto asfaltato tale da impedire alle radici di evolversi in maniera distruttiva, e al contempo, molti palazzi sono stati costruiti a ridosso degli alberi. Inoltre persistono delle cattive pratiche da parte dell’azienda manutentrice (la Bar.S.A) pertanto auspichiamo iniziative di formazione ad hoc per gli operatori del verde.»

Dopo la raccolta firme quale sarà il vostro prossimo step?

«Con un numero cospicuo di firme presenteremo la petizione al consiglio comunale (secondo quanto previsto dal Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali) ed al Senato ai sensi dell’art. 140 del regolamento del Senato stesso.
Poi ci concentreremo sulla predisposizione di un censimento del verde affinché si tenga sotto controllo la popolazione arbustiva.»

Perché il vostro obiettivo si protrae sino al 2030?

«È l’anno individuato dall’Europa come ultimo prima di una crisi climatica irreversibile: urge un cambio di rotta per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici, invertire il processo di degrado e assicurare il benessere alle generazioni future. Entro il 2030 occorre pianificare e realizzare.»

L’amministrazione è a conoscenza della vostra petizione?

«L’amministrazione non è a conoscenza ma abbiamo già avuto modo di interfacciarci con la stessa su questo tema. Serve più sinergia con le associazioni in vista della stesura del piano urbanistico generale così da poter dare risalto alla progettazione di aree verdi.
Una città cementificata, persino gli spazi destinati al verde vengono realizzati con cemento; è una tragedia.»

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