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sabato 5 Ottobre 2024
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Il maresciallo Antonio Altavilla ha ripreso servizio a Trani: «Torno in divisa dopo Nassirya»

È tornato in servizio con la sua amata divisa il Maresciallo Ruolo Onore Antonio Altavilla, uno dei feriti pugliesi dell’attentato del 12 novembre del 2003 a Nassirya, Iraq.

Fu quello uno degli attentati contro le nostre Forze Armate impegnate in missioni di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite che più scossero l’Italia. In quell’azione terroristica alla base dei Carabinieri denominata “Maestrale sede della Multinational Specialized Unit” (MSU), persero la vita 28 persone: 19 furono le vittime italiane, tra le quali 12 Carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili. Purtroppo, da allora altri episodi sanguinosi colpirono il contingente di pace impegnato in Iraq, come accadde per l’altro carabiniere pugliese, il maresciallo Carlo De Trizio di Bisceglie, ucciso il 27 aprile 2006. Dopo quel maledetto attentato della mattinata del 12 novembre 2003, Antonio Altavilla venne immediatamente soccorso e da allora iniziò la sua lunga via crucis. Ricoverato e quindi operato in un ospedale americano in Iraq, fu rimpatriato prima per una degenza in un ospedale Usa in Germania e successivamente in Italia, cui seguì un lungo periodo di convalescenza e poi il congedo dall’Arma dei Carabinieri. Ad Antonio l’8 novembre 2005, il ministero della Difesa, con decreto del presidente della Repubblica, concesse l’onorificenza della “Croce d’Onore”. Ma dallo scorso anno il Maresciallo Antonio Altavilla è rientrato in servizio presso il Comando Carabinieri di Trani. Questo ritorno con la divisa dell’Arma benemerita lo si deve ad una recente legge nazionale che, al pari di quello che accade in altri Paesi dell’Alleanza Atlantica, ha permesso il ritorno in servizio, non al ruolo attivo dei militari feriti in servizio. Originario di Tuturano ma residente a Bisceglie, Antonio Altavilla è tornato quindi a vestire la divisa dell’Arma benemerita presso la sede del Comando Carabinieri di Trani, orgoglioso di riprendere il servizio soprattutto adesso che la sua figliola è anch’essa entrata a far parte del ranghi della grande famiglia dei Carabinieri. Proprio per l’Arma Antonio Altavilla è stato impegnato in altre missioni all’estero, nel 1992 in Libia, nell’anno successivo in Albania con l’operazione “Pellicano”, nel 1998 per un anno intero in Bosnia Herzegovina con l’operazione di pace “Sfor” e nel 2001 a Pristina in Kosovo, per altri sette mesi, prima di partire per l’Iraq.

Determinato e dalla grande volontà, Antonio Altavilla non dimentica quei drammatici momenti, le cui cicatrici sono stampate nel suo corpo. E’ solo grazie al suo carattere, all’amore della sua famiglia ed alla vicinanza dei colleghi e dell’Arma se oggi Antonio ha ripreso con immutato vigore quel lavoro che lo ha affascinato sin da bambino: vestire quella divisa ed essere al servizio della collettività.

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