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sabato 27 Luglio 2024
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Nuovo ospedale di Andria, la sindaca Bruno chiede la convocazione dell’assemblea dei sindaci

Il tema del nuovo ospedale di Andria, continua a tenere banco nella politica locale. È delle scorse ore l’iniziativa della sindaca Giovanna Bruno di chiedere alla Provincia Bat la convocazione formale dell’Assemblea dei sindaci per discutere dell’opera che si rivela quanto mai urgente, in considerazione del fatto che il nuovo polo ospedaliero di secondo livello, che sorgerà in territorio di Andria, contrada Martinelli, andrà a servire la vastissima comunità della Bat che da ormai è largamente scoperta, vista l’insufficienza logistica e strutturale del “Lorenzo Bonomo”, a cui si rivolgono utenti da ogni parte della provincia.

«Purtroppo le lungaggini procedurali e burocratiche ci allontanano dalla concreta realizzazione del nuovo ospedale – si legge nella richiesta della sindaca al presidente della Provincia Lodispoto – quanto mai indispensabile per la insufficiente rete di servizi ospedalieri e il bassissimo numero di posti letto, che ci vedono in coda a tutte le altre province. È indispensabile un’azione sinergica, a tutela della dignità delle nostre Comunità, a fronte di precisi impegni assunti dalla Regione nei confronti delle stesse».

E in queste ore si registra anche l’intervento del Comitato per il Nuovo Ospedale di Andria, che evidenzia come i finanziamenti ci siano e che pertanto «il progetto può, ovvero deve ripartire». Tale condizione emerge all’esito dell’incontro romano, richiesto al sottosegretario Marcello Gemmato, con l’assistenza tecnica della dottoressa Romitelli della Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, alla presenza della parlamentare andriese Mariangela Matera.

«I 139 milioni per l’intervento “Ospedale di Andria” sono sempre nella disponibilità della Regione Puglia – hanno assicurato dal Ministero della Salute-; nel plafond finanziario della Puglia per l’edilizia sanitaria residuano ulteriori, ma ultimi, 300 milioni di euro, infine i tempi del procedimento non dipendono solo dal Ministero ma, innanzitutto, dalla Regione che deve presentare il nuovo progetto. Quindi non solo è necessario non perdere altro tempo ma prima il progetto viene presentato e prima si procede. Adesso, secondo l’iter prefissato, il progetto sarà nuovamente sottoposto all’esame del Nucleo di Valutazione e verifica degli investimenti pubblici, che ne esaminerà la coerenza con gli aspetti sanitari previsti». L’incontro è stato proficuo e di tanto ringraziamo l’onorevole Gemmato, anche per la dichiarata disponibilità a mantenere un flusso costante di informazioni con il Comitato».

Il testimone, o meglio la palla rimbalza, quindi, alla Regione Puglia, per la rapida definizione del progetto, alla quale nei prossimi giorni avanzeremo richiesta di ulteriori incontri e informazioni.

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