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Pericolosi per la salute dei consumatori, sequestrati 400mila mila prodotti nelle province di Taranto e Bat: sanzionati i commercianti

Capi di abbigliamento e pelletteria, giocattoli, articoli per la casa, materiale elettrico, prodotti cosmetici e per l’estetica e accessori per cellulari. Sequestrati circa 230 mila prodotti a Barletta e 117mila nella provincia di Taranto. Sono articoli di varia natura non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa europea e nazionale, in quanto privi delle informazioni indispensabili per il consumatore, tra le quali l’indicazione della presenza di eventuali sostanze nocive, le precauzioni d’uso, la composizione dei materiali costitutivi e la loro descrizione in lingua italiana.

Si tratta di articoli potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. Solo l’apposizione di determinate diciture, infatti, garantisce all’acquirente finale la consapevolezza della qualità e, soprattutto, il suo utilizzo in piena sicurezza.

I controlli svolti dai finanzieri hanno permesso di individuare e sottoporre a sequestro in 17 esercizi commerciali di Taranto, San Giorgio Ionico, Statte, Manduria, Sava, Maruggio, Lizzano, Mottola e Palagiano oltre 117.000 prodotti, tra i quali casalinghi, bigiotteria, accessori per abbigliamento, profumi e cosmetici, privi delle informazioni previste dal “Codice del Consumo”. Tale provvedimento normativo stabilisce, infatti, che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, debbano riportare le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all’identità del produttore, all’eventuale presenza di sostanze potenzialmente dannose per la salute nonché ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione.

Tra i prodotti sottoposti a sequestro figurano anche oltre 10.000 piatti e posate in plastica, sulle cui confezioni era indebitamente impresso il logo “MOCA” (materiali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti) pur in assenza del pertinente “certificato di conformità” prescritto per legge.

I responsabili delle attività commerciali sono stati segnalati alla Camera di Commercio e sono state elevate sanzioni amministrative di diverso importo in funzione delle norme violate. Sono, tuttora, in corso da parte dei Finanzieri ulteriori approfondimenti per riscontrare eventuali violazioni di carattere fiscale

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