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mercoledì 25 Settembre 2024
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Scacco allo spaccio nella Bat: 10 arresti. La droga nascosta tra le mura del castello di Barletta – VIDEO

Otto persone sono finite in carcere, due ai domiciliari e per altre 4 è scattato l’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria nell’ambito dell’operazione eseguita, dalle prime ore di questa mattina, da circa 80 carabinieri del Comando provinciale della Bat, con il supporto dei reparti specializzati dello squadrone Eliportato carabinieri Cacciatori “Puglia” e del nucleo Cinofili di Modugno, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani.

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di cessione, offerta in vendita, distribuzione e commercializzazione di sostanze stupefacenti.

L’operazione è stata denominata “Disfida” poiché ha riguardato in particolare il centro storico della città di Barletta.

Le indagini, condotte principalmente da militari della stazione di Barletta, sono partite a novembre del 2020. Nel corso delle attività investigative sono state arrestate in flagranza di reato in tutto 9 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di concorso nella detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ne sono state deferite in stato di libertà per lo stesso reato altre 8 e segnalate all’Autorità competente altre oltre 25 tra acquirenti saltuari e abituali.

Stando a quanto emerso dalle indagini, la droga veniva nascosta tra le faglie del muraglione del castello di Barletta oppure in grondaie, in cassette postali delle abitazioni del centro storico o negli incavi delle tubazioni dell’acquedotto. C’erano vedette reclutate per controllare le strade dello spaccio dove, 24 ore su 24, venivano vendute dosi di marijuana, con un’attività più intensa tra le 12 e la mezzanotte.

Le vie dello smercio erano ben chiare e controllate: via Fieramosca, vico Albamonte, piazza Castello e i giardini del Castello dove i clienti, che avevano un’età compresa tra i 14 e i 65 anni, arrivavano con assiduità.

Secondo quanto accertato dalle indagini, coordinate dalla procura di Trani, il gruppo sarebbe riuscito a gestire lo spaccio guadagnando quasi 3mila euro al giorno. Gli accertamenti sono iniziati nell’aprile di tre anni fa dopo che in un garage della città sono stata trovate armi e droga. Da lì sono partiti controlli, appostamenti e videoregistrazioni che hanno permesso di riscontrare la vendita di droga. In due anni sono state rilevate 300 cessioni di droga mentre nel corso dell’intera attività sono stati sequestrati 12 chili di marijuana del valore di 50mila euro.

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