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sabato 21 Settembre 2024
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Stangata Tari, parla il sindaco di Barletta: «Tornati ai costi pre-Covid»

«Viste le polemiche sull’argomento che imperversano sui social e sui media ritengo opportuno fare una volta per tutte chiarezza. A causa delle difficoltà derivanti dalla pandemia Covid 2021-2022, lo Stato è intervenuto in aiuto di tutti i Comuni d’Italia dando risorse ai sindaci per ridurre i costi della Tari (attraverso le agevolazioni) e così è stato. Nel 2023, cessata la crisi causata dalla pandemia, lo Stato non ha più erogato i suddetti contributi e, di fatto, siamo ritornati ai costi pre Covid. Voglio precisare che la tariffa Tari non riserva particolari sorprese per il 2023 e voglio ricordare che la stessa è stata confermata già lo scorso anno dall’agenzia per il servizio di gestione dei rifiuti della Regione Puglia (Ager). Per le nostre famiglie si conferma un incremento medio di circa l’1,4% rispetto allo scorso anno, dovuto all’applicazione del tasso di inflazione così come prevede la legge vigente». Così il sindaco di Barletta Mino Cannito fa chiarezza a seguito del malcontento dei cittadini dopo aver ricevuto la documentazione del pagamento del tributo comunale; infatti molti hanno rilevato, in alcuni casi, persino il raddoppio di quanto pagato precedentemente per la Tari.

«Quest’anno, nonostante l’azzeramento di contributi da parte dello Stato e proprio per favorire il maggior numero di famiglie, sono state confermate le agevolazioni pre-covid per nuclei con Isee fino a 12 mila euro. Proprio per confermare la veridicità di quello che ho appena dichiarato e nella massima trasparenza, vi rendo noto la mia tariffa Tari dove vi dimostro che nel 2022 ho pagato 588 euro, nel 2023 ho versato 596 euro. Solo 8 euro. Ovviamente ogni cittadino può rivolgersi all’ufficio tributi al fine di ottenere le dovute delucidazioni», prosegue Cannito. A seguito delle dichiarazioni del sindaco giunge prontamente la replica di Carmine Doronzo e Michela Diviccaro di Coalizione Civica, secondo i quali il principale problema dell’aumento della Tari è la mancata introduzione della tariffazione puntuale che consentirebbe agevolazioni per tutti i nuclei familiari che effettuano correttamente la raccolta differenziata.

«Nonostante Cannito abbia inserito questo obiettivo nelle sue linee di mandato, i nostri concittadini sono costretti a strapagare i servizi per la raccolta dei rifiuti. Diciamo al sindaco che ha davvero poco da rassicurare con la storiella degli 8 euro di aumento nella propria bolletta, quando in realtà sappiamo bene che i costi maggiori degli aumenti li pagano le famiglie con i redditi più bassi. Si assuma la responsabilità dei propri fallimenti e cominci a lavorare sodo per la città a partire dall’introduzione della tariffa puntuale in linea con il piano regionale per i rifiuti», concludono.

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