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Trani, le campagne nel mirino dei predoni. Il racconto di un agricoltore: «Mi hanno intimato di scendere dal trattore»

«Mi hanno intimato di scendere dal trattore, sono entrati nella mia campagna mentre lavoravo. Per fortuna si sono allontanati quando altri vicini hanno capito cosa stesse accadendo ed hanno iniziato ad urlare e a dire che erano già stati chiamati i Carabinieri», a denunciarlo pubblicamente è un agricoltore tranese, Andrea Muciaccia, che da tempo ha scelto di metterci la faccia per raccontare i soprusi che subiscono i contadini da parte di malviventi.

«Noi lasciamo le auto in punti che durante il lavoro nella campagna non sono più visibili, più di una volta ho ritrovato danni all’auto: finestrini rotti, tentativi di scasso, furto di effetti personali» dice l’agricoltore. «Dovremmo denunciare tutti e non lasciare le campagne nelle mani di chi danneggia i nostri sacrifici».

Le sue denunce sono note da tempo ma l’ultimo episodio di cui è stato vittima è la testimonianza del periodo storico che le campagne tranesi stanno vivendo. Tre giorni fa oltre 5 quintali di uva Vittoria sono stati recuperati grazie all’intervento di una pattuglia della Polizia di statoma questa è solo una “buona” notizia nel mare dei problemi che gli agricoltori tranesi da settimane denunciano. I furti sventati dalle guardie rurali, riguardante soprattutto l’uva da tavola, non si contano più. Lo scorso 25 agosto in piena mattina, intorno alle ore 11, in contrada Santa Chiara le guardie rurali hanno notato ignoti abbandonare velocemente un furgone carico nell’agro tra Trani e Andria. L’intervento dei Carabinieri ha permesso di riconsegnare il furgone ai proprietari e con esso la refurtiva. E ancora: il 26 agosto in contrada Monumento le guardie campestri nottetempo hanno notato in una proprietà privata ignoti che si davano alla fuga: avevano raccolto ben 110 chilogrammi di uva rosé già suddivisa in secchi bianchi, pronti ad essere caricati su qualche mezzo.

Il consigliere comunale Michele Centrone da tempo chiede all’amministrazione di accendere i riflettori su questo problema e ad inizio agosto ha fatto richiesta di installazione delle telecamere di video sorveglianza, da posizionare nei punti di accesso delle varie contrade rurali: «Non è una soluzione definitiva ma almeno potrebbe bloccare questo fenomeno in forte crescita. Gli agricoltori subiscono furti dei raccolti, unica fonte di sostentamento per tanti agricoltori, ma aumentano anche i furti di attrezzature da lavoro e oggetti personali lasciati nelle vetture anche a breve distanza dagli operatori stessi».

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