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Caso Haggis, la vittima conferma le accuse. La difesa del regista: «Ribadiamo innocenza»

Paul Haggis - avvocato Laforgia

È durato 8 ore e mezza l’incidente probatorio dinanzi alla gip del Tribunale di Brindisi, Vilma Gilli, nell’ambito dell’inchiesta che vede coinvolto il regista e sceneggiatore premio Oscar Paul Haggis, agli arresti domiciliari dal 19 giugno scorso con l’accusa di violenza sessuale ai danni di un 28enne inglese.

Durante l’incidente probatorio, sono state cristallizzate le dichiarazioni della presunta vittima, difesa dall’avvocato Claudio Strada: «Ci sono state tantissime domande. Lei ha risposto e ha chiarito tutti i dubbi che sono stati sollevati – ha detto l’avvocato parlando con i cronisti -. Siamo molto grati al lavoro della questura e della procura. Siamo solo all’inizio e credo che ci sarà un percorso non breve. Siamo rimasti a disposizione della procura e attendiamo fiduciosi gli sviluppi».

Strada ha spiegato che Paul Haggis «ha partecipato con molta attenzione, ho visto che prendeva appunti e sicuramente avrà modo poi nei prossimi giorni di riflettere sulle dichiarazioni della ragazza ed eventualmente di replicare ancora. So che ha già fatto un interrogatorio, siamo curiosi di leggere cosa ha detto». «Noi non conosciamo la versione di Haggis se non attraverso quello che abbiamo letto sui giornali – ha aggiunto il legale della 28enne inglese -. Non sappiamo assolutamente nulla della versione di Haggis, abbiamo potuto semplicemente avere i primi atti, cioè la denuncia, l’annotazione della polizia, i certificati medici, le dichiarazioni del personale dell’hotel e quindi loro avevano anche un vantaggio da questo punto di vista».

«Io non posso che ripetere quello che ho già detto, cioè che anche dopo, direi soprattutto dopo l’esame della persona offesa, Paul Haggis si dichiara completamente innocente ed estraneo a qualsiasi ipotesi di reato», ha affermato l’avvocato Michele Laforgia, difensore di Paul Haggis. «Siamo assolutamente fiduciosi di poter innanzitutto restituire la libertà a Paul Haggis in tempi brevi e poi di poter chiarire fino in fondo questa vicenda», ha aggiunto: «Abbiamo anticipato la formalizzazione della istanza di revoca della misura cautelare anche all’esito dei risultati dell’incidente probatorio«, ha detto Laforgia.

Paul Haggis ha assistito al racconto della donna «come ha assistito a tutta questa vicenda – ha spiegato l’avvocato Laforgia -, cioè con l’apprensione di chi è accusato di un reato grave ma anche con la tranquillità di chi è convinto di non averlo commesso». Rispondendo ai giornalisti che attendevano all’esterno del Tribunale, l’avvocato ha spiegato che «il problema non è tanto sulle cose su cui» la donna «si è contraddetta, ma per le cose che ha detto che, a nostro avviso, sono illuminanti di questa vicenda e della sua reale caratura».

«L’udienza è durata non poco – ha detto Laforgia – evidentemente perché i punti da chiarire erano molti. Alcune cose secondo noi sono state chiarite, altre probabilmente saranno chiarite nei prossimi giorni». «Ovviamente – ha aggiunto il difensore di Haggis – il reato di violenza asessuale è un reato grave, sul quale le indagini devono essere accurate» e «noi confidiamo che la Procura le stia facendo e le condurrà a termine in tempi brevi».

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