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domenica 8 Settembre 2024
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G7, la cena a Brindisi. Il monito di Mattarella: «Attenti alle nuove forme di imperialismo»

Sono arrivati a Brindisi, poco dopo le 21, tutti i Capi di Stato ad eccezione di Biden, presidente Usa che ha rinunciato alla cena offerta da Sergio Mattarella, prevista ieri sera a Castello Svevo. «Non ne farei un caso se il presidente salta una cena», così ha affermato la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, sulla assenza di Biden alla cena ufficiale, organizzato al G7 alla presenza del presidente della Repubblica. Biden nelle stesse ore ha avuto una conferenza con il suo omonimo in Ucraina, Zelensky ed ha raggiunto un accordo.

La città sospesa

Intanto in città a Brindisi per tutto il giorno si è respirato un’aria quasi surreale: il centro storico silenzioso, con i negozi chiusi, poca gente in strada, sembrava tutto attendere l’evento: la zona rossa blindata, pochi gli spostamenti permessi, un centinaio i turisti sorpresi dalle misure restrittive. Il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, tesissimo in questi giorni è apparso rilassato solo in serata, quando ha lanciato fiero un messaggio sulla sua città, ponte di pace.

L’arrivo al Castello Svevo

Intanto, dopo un pomeriggio di incontri e accordi, i Capi di Stato sono stati accolti a Castello Svevo dal presidente Sergio Mattarella, accompagnato da sua figlia Laura e dalla Meloni. Per rompere il gelo creatosi sul tema dell’aborto Macron ha fatto il baciamano alla premier, ma tra i due la tensione era evidente.

Le parole di Mattarella

Una volta arrivati tutti, il presidente della Repubblica ha dato il benvenuto con poche, ma precise parole, ha ammonito dalle insidie dei nuovi imperialismi, ha difeso la decisione presa sull’Ucraina: «Sostenendo l’indipendenza dell’Ucraina, difendiamo i principi generali di convivenza fra le nazioni, sui quali poggia la liberta’, la sicurezza dei nostri popoli» e sul Medio Oriente ha augurato che i negoziati non siano lasciati a metà.

Le sale e le opere d’arte

Dopo poco gli ospiti sono stati sistemati in tre sale del Castello, un tempo fortezza di Federico II. Nella prima, oltre ai capi di Stato c’era la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel con i loro partner. La sala era tutto un luccichio e al centro è stata collocata una opera d’arte contemporanea, la «Sfera nella sfera» di Arnaldo Pomodoro, proveniente dalla Galleria nazionale di Roma. In una altra sala ha preso posto la parte diplomatica che segue i Capi di Stato e lo staff. In tutto 200 persone.

Menù, omaggio all’Italia

La cena semplice ed elegante: un menù di pesce, bagnato da vini Franciacorta, chiaramente tutto “stellato”.

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