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domenica 8 Settembre 2024
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Imprenditori uccisi a Brindisi vent’anni fa: fermati due fratelli

Due brindisini, Cosimo Morleo ed Enrico Morleo, sono stati fermati, questa mattina, nell’ambito dell’inchiesta su due omicidi avvenuti a Brindisi tra il 2000 e il 2001. Sono accusati di duplice omicidio pluriaggravato dalla premeditazione e del metodo mafioso, ai danni degli imprenditori Salvatore Cairo e Sergio Spada commessi a maggio 2000 e novembre 2001. Stando a quanto contestato, il primo sarebbe stato il mandante e il secondo esecutore materiale.

Cairo sarebbe stato ucciso perché ritenuto responsabile di un ammanco di diversi milioni di lire ai danni della società Golden Star, attiva nel commercio di articoli per la casa. Secondo la ricostruzione della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, Cairo avrebbe violato l’obbligo imposto da Cosimo Morleo di svolgere in maniera autonoma l’attività di distribuzione all’ingrosso di articoli di casa. Il corpo di Cairo sarebbe stato fatto a pezzi e occultato con modalità tipiche della lupara bianca.
Spada, secondo quanto ricostruito dalla Dda di Lecce, sarebbe stato ucciso a novembre 2001 perché ritenuto responsabile da Cosimo Morleo di essersi intromesso nel rapporto di esclusiva che legava la società distributrice di articoli per la casa M.C. Europe, di fatto riconducibile a Morleo, alle società Tutto srl ed Inox Pran. Spada, sempre secondo la ricostruzione della Dda di Lecce, sarebbe stato ucciso anche perché ritenuto responsabile di aver stipulato un preliminare di compravendita con il legale rappresentante della Indoor srl, avente ad oggetto l’acquisto del capannone della società, già acquistato da Salvatore Cairo, imprenditore brindisino, ucciso a maggio 2000.
Il fermo è stato necessario perché, sulla base degli elementi raccolti, i due avevano intenzione di darsi alla fuga.

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