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In motocross nell’area protetta di Torre Guaceto: fermati dai carabinieri, tre centauri riescono a fuggire

Le distese sabbiose a Nord di Brindisi, tra Apani e la Riserva naturale di Torre Guaceto, trasformate in una pista di motocross approfittando del terreno e della sabbia bagnati a causa delle ultime piogge e dell’assenza di turisti in spiaggia.

Tre motociclisti sono stati sorpresi, ieri, dai carabinieri forestali di Brindisi durante un servizio di controllo: sentito il rombo delle moto, i militari hanno attivato i lampeggianti per intimare ai centauri di fermarsi. Ma, alla vista delle luci, i centauri, che percorrevano la battigia, si sono dati alla fuga tra dune e strade sterrate. Due di loro sono riusciti a dileguarsi con la moto, il terzo è scappato a piedi abbandonato il mezzo che è stato sequestrato.

I carabinieri forestali ora indagano per risalire al proprietario della moto e ai suoi due compagni.

Come è noto, il litorale brindisino è intensamente sollecitato, su tutta la fascia sabbiosa, dal fenomeno del “motocross selvaggio”, che va ad interessare anche aree naturali di particolare pregio, come il Parco regionale delle Dune costiere e delle saline di Punta della Contessa e la Riserva statale di Torre Guaceto.

Questi sono anche siti di importanza comunitaria della rete “Natura 2000”, in quanto habitat e rifugio per un gran numero di specie animali, soprattutto di avifauna acquatica e limicola, per le quali il passaggio di mezzi motorizzati è un elemento di notevole disturbo, e per questo vietato. A ciò si aggiunga che percorrere le dune con le due-ruote contribuisce pesantemente al loro deterioramento, e quindi alla loro funzione di difesa contro l’erosione costiera e l’insabbiamento dei terreni retrodunali.

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