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giovedì 19 Settembre 2024
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Ostuni, aggredì un operatore sanitario: 40enne assolto perché «incapace di intendere»

In piena emergenza Covid, un 40enne aggredì un operatore socio sanitario nell’ospedale di Ostuni. Oggi, a quattro anni di distanza, l’uomo è stato assolto perché «incapace di intendere e volere».

È quanto ha disposto il tribunale di Brindisi nella sentenza di primo grado.

L’aggressione ai danni dell’operatore avvenne il 30 marzo del 2020 quando il 40enne venne condotto in ospedale dai carabinieri perché aveva già assunto comportamenti ritenuti violenti nei confronti di alcuni commercianti del comune di Carovigno, dove risiede.

Giunto in ospedale a Ostuni, mentre era in attesa di ricevere l’assistenza medica colpì con un pugno al volto un operatore sanitario. La vittima perse conoscenza e fu trasferita in codice rosso nel reparto di neurochirurgia del “Perrino” di Brindisi, a causa, come emerge dagli atti, di un trauma cranico e della frattura composta dell’osso occipitale e per la presenza di multipli focali lacerocontusivi frontali.

Il 40enne fu fermato e nei suoi confronti venne disposta la custodia cautelare in un luogo di cura.

Durante le indagini, già prima della richiesta di rinvio a giudizio, erano state eseguite consulenze tecniche nei confronti dell’uomo per accertare la sussistenza della capacità di intendere e volere dell’uomo al momento dell’aggressione.

Nel corso del dibattimento sono stati ascoltati tutti i militari intervenuti nella mattinata del 30 marzo 2020, i sanitari, la persona offesa che si era costituita parte civile, i consulenti tecnici e il perito.

Il pubblico ministero avevo richiesto nei confronti dell’uomo una condanna a tre anni. La difesa del 40enne, rappresentata dall’avvocato Pasquale Lanzilotti, aveva avanzato richiesta di assoluzione, accolta dal giudice.

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