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domenica 1 Settembre 2024
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Picchiarono un 35enne dopo una lite per l’uso dello spogliatoio: arrestati due 17enni a Francavilla Fontana

Sono frequentatori di palestre ed esperti in arti marziali e pugilato i due minorenni di Francavilla Fontana sottoposti dai carabinieri alla misura cautelare della permanenza in casa (di fatto agli arresti domiciliari), ritenuti i due presunti autori del violento pestaggio di gruppo avvenuto lo scorso 2 novembre nella cittadina pugliese ai danni di un 35enne.

Si tratta di due giovani 17enni, accusati di lesioni personali aggravate in concorso.

Secondo quanto ricostruito dai militari, coordinati dalla Procura dei Minorenni di Lecce, quella sera la vittima, dopo aver avuto un diverbio verbale con un giovane negli spogliatoi del campo di calcio di Ceglie Messapica, poco prima di rientrare nella propria abitazione, venne aggredita selvaggiamente davanti alla porta di casa.

Si trattò di una vera e propria spedizione punitiva, peraltro premeditata, alla quale avrebbero partecipato cinque persone, tutte di sesso maschile. Due sono state identificate e arrestate.

Il gruppo si sarebbe appostato nelle vicinanze dell’abitazione del 35enne che venne accerchiato ed assalito brutalmente. Prima lo afferrarono per il collo, quindi lo colpirono con calci e pugni su tutto il corpo, anche in testa, con una violenza inaudita, anche quando la vittima era caduta a terra.

Il 35enne riuscì a salvarsi solo perché invocò l’aiuto dei familiari i quali, a loro volta, dopo aver aperto l’ingresso di casa per soccorrere il congiunto, vennero colpiti dalla furia degli aggressori. Infatti il fratello della vittima fu raggiunto con un pugno ed un calcio in testa. Entrambi riportarono lesioni importanti. Tutti e cinque gli indagati avrebbero usato la stessa ferocia e aggressività, prima di scappare a bordo di un’auto.

La lite sarebbe stata originata dal diverbio conseguente all’uso di uno spogliatoio del campo sportivo, un motivo davvero banale. A rendere maggiormente brutale e pericolosa l’aggressione il fatto che i presunti responsabili abbiano agito in gruppo. La consapevolezza della loro esperienza nelle arti marziali e nel pugilato e della forza fisica derivante dalla pratica sportiva in palestra e della conseguente capacità di poter arrecare conseguenze gravi alle vittime delle loro aggressioni aumenta la gravità del loro comportamento.

L’indagine ha potuto avvalersi di prove ritenute gravemente indizianti dagli investigatori nei confronti di tutti i presunti responsabili, oltre che dell’esame dei testimoni, dell’analisi dei sistemi di videosorveglianza e delle attività di riscontro. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal gip del Tribunale per i Minorenni di Lecce.

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