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mercoledì 16 Ottobre 2024
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Cambiare il Pnrr? Fitto accelera: «Modifiche dopo un confronto con l’Ue» – VIDEO

«La Puglia ha speso il 92% di fondi europei. Ma non si tratta dei sette miliardi originariamente stanziati, ma di poco più di quattro miliardi visto che c’è stato un netto taglio delle risorse utilizzate per l’emergenza Covid. Il tema delle percentuali è sempre positivo ma è importante inquadrarlo nei numeri reali perché questo aiuta a comprendere meglio l’entità delle risorse spese».

Il ministro per gli Affari europei, Pnrr e Politiche di coesione, Raffaele Fitto, non perde occasione per fare le sue puntualizzazioni sui dati di spesa relativi ai fondi Fesr e Fse 2014-2020 resi noti nei giorni scorsi dal governatore Michele Emiliano. Fitto mette i puntini sulle “i” dal convegno “L’Europa presente”, che si è svolto ieri al teatro Petruzzelli di Bari. Un lungo viaggio fra le Regioni del Sud partito da Bari per parlare del Mezzogiorno alla luce delle risorse messe in campo dal Pnrr.

Ad aprire i lavori un commosso ricordo di David Sassoli, il presidente del Parlamento europeo scomparso l’11 gennaio scorso, e di Altiero Spinelli. Ed è in questa cornice di un’Europa alla prova del tempo che il ministro annuncia un’accelerazione per una parziale modifica del Pnrr, con l’obiettivo di liberare nuove risorse per le imprese. «Stiamo facendo un’analisi specifica, ministero per ministero, tireremo fuori da questo studio dei dati oggettivi, quindi una fotografia reale sulla situazione. Di intesa con i singoli ministri che sono responsabili dei loro ambiti di intervento avvieremo un confronto con la Commissione europea», rivela Fitto.

Una sfida, quella del Pnrr, che si prospetta cruciale per il Sud. Ma anche una possibilità, per dirla con le parole della vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picerno, che può essere colta in pieno con un unico presupposto: un Mezzogiorno che riesca ad esprimere una classe dirigente capace. «Noi possiamo fare tutte le battaglie che vogliamo per vincolare l’utilizzo del 40% dei fondi del Pnrr al Sud, ma se poi non abbiamo classe dirigente in grado di utilizzare questi fondi per creare una strada percorribile che parla di futuro per il nostro territorio è chiaro che faremo sempre tanta fatica – sottolinea Picerno a margine dell’evento – ci deve essere un Mezzogiorno capace di rispondere in maniera forte».

Video di Andrea De Vecchis

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