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domenica 8 Settembre 2024
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È il turismo la “locomotiva” del Sud: nel settore il 24% del Pil è prodotto dal Meridione

È il turismo il treno che il sud non può perdere e già viaggia veloce, lo dice il report di SRM, centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo e sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, tre regioni del Sud (Sardegna, Campania e Puglia) sono tra le prime 30, per livello di competitività turistica e ben 6 comunque sono sopra la media europea. L’obiettivo per il futuro, in una visione di sviluppo è migliorare ed ampliare la connessione internazionale e l’accessibilità del territorio (questo significa trasporti con i progetti del Pnrr, ma anche digitalizzazione, diversificazione, dimensione d’impresa). I numeri parlano chiaro nella classifica della Comunità Europea l’Italia si posiziona al quarto posto per arrivi e presenze turistiche totali, con 133,6 milioni di arrivi. Il sud in tutto questo esprime il 20 per cento di arrivi e presenza rispetto all’Italia, ma può incidere nel Pil del nostro paese e si stima che possa generare 103,6 miliardi di euro con un contributo al Pil del 5,9 per cento, che può crescer fino ad arrivare al 10 se si considera l’indotto.

Il pil turistico

Contro ogni tendenza separatista il 24 per cento del Pil turistico nazionale è prodotto dal sud Italia. E per l’offerta (la parte storica, il mare, ma soprattutto l’enogastronomia) fa sì che il sud si caratterizzi per una maggiore specializzazione economica nel settore rispetto al resto d’Italia.

Puglia al top

E la Puglia insieme ad altre due regioni (Campania e Sardegna) ha un ruolo da leone. Per quanto riguarda l’occupazione il settore impiega quasi un milione e 300mila lavoratori e sono circa 200mila le aziende che hanno almeno un dipendente. L’anno del covid ha portato ad un calo, ad una crisi che ha interessato chiaramente tutti i settori, ma ancor di più quello turistico, nel 2024 il trend è in salita e la crisi scongiurata, si prevede infatti il pieno recupero delle presenze turistiche, soprattutto grazie alla domanda internazionale.

La sfida per il sud è che si arrivi ad avere un turismo destagionalizzato (non solo d’estate) con destinazioni sempre più diversificate (dai borghi, ai monumenti, non solo mare) dalla survey di SRM emerge che il 77 per cento delle imprese turistiche al sud ha effettuato investimenti nell’ultimo triennio.

L’evento di Intesa

E oggi a Taormina Intesa San Paolo presenterà le nuove misure dedicata allo sviluppo dell’industria turistica, vitale per l’economia dell’Italia, ma soprattutto del mezzogiorno, uno dei focus sarà il turismo legato all’enogastronomia, ma anche la spinta agli investimenti nella riqualificazione delle strutture alberghiere, basti pensare che per la digitalizzazione e le indipendenze energetiche dal 2020 ad oggi sono stati erogati 9 miliardi di euro. , interverranno Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori, Gaetano Miccichè, chairman Divisione IMI Corporate & Investment Banking e chairman International Subsidiary Banks Division, e Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia, cui sarà affidata l’apertura dei lavori. Il contributo di Massimo Deandreis, direttore generale di SRM, evidenzierà le prospettive di crescita del settore turistico. A seguire, in una tavola rotonda si confronteranno Rosario Di Maria, presidente Cantine Ermes, Nicola Fiasconaro, amministratore Fiasconaro, Costanza Giotti, presidente Gruppo Luxury Private Properties, Andrea Mangia, chief financial officer Gruppo Mangia’s, e Pasqualino Monti, amministratore delegato ENAV e presidente Autorità Portuale di Palermo

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