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sabato 5 Ottobre 2024
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Fine vita, l’appello della Cellula Coscioni di Bari: «Il Consiglio regionale dica subito sì»

«La Regione si mostra insensibile e alle grida di dolore dei pazienti affetti da patologie irreversibili che, davanti a sofferenze fisiche o psicologiche intollerabili, chiedono l’accesso al suicidio medicalmente assistito»: parola della Cellula Coscioni di Bari che chiede l’approvazione della nuova proposta di legge sull’eutanasia, presentata da Fabiano Amati (Azione), da parte del Consiglio regionale che si riunirà domattina.

«È bene che i consiglieri sappiano – scrivono i vertici della Cellula Coscioni di Bari – che l’assenza di una regolamentazione regionale per l’accesso al suicidio medicalmente assistito non solo non ridurrebbe il numero degli aspiranti suicidi, ma avrebbe l’effetto di aumentare la sofferenza di questi e dei loro cari nonché il “turismo suicidario” verso la Svizzera». Non solo: «La Puglia non può considerarsi un’isola felice – continuano gli attivisti – in quanto anche in tale regione ci sono malati sottoposti a pene intollerabili che chiamano la Coscioni per ricevere informazioni sul fine vita, sugli hospice, sul suicidio medicalmente assistito, sulle modalità volte a por termine ai loro tormenti, sulla sedazione profonda continua nonché sulle cure palliative e sul biotestamento».

Ecco perché domani, a partire dalle 9, i membri della Cellula Coscioni di Bari, supportata dai loro simpatizzanti e sostenitori, si ritroveranno davanti alla sede della Regione Puglia, a Japigia, e manifesteranno pacificamente «per ricordare a ogni consigliere che lui è al servizio della cittadinanza e in particolare dei pazienti che soffrono pene intollerabili: la legge sul suicidio medicalmente assistito va approvata immediatamente».

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