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mercoledì 23 Ottobre 2024
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Apricena, una piazza per Giovanna Frino contro i femminicidi e le violenze

Una festa diventa testimonianza e monito per tutti a rispettare le donne, oltre le celebrazioni della giornata dell’8 marzo. Una giornata che l’amministrazione comunale di Apricena ha voluto dedicare al ricordo di Giovanna Frino, la 44enne apricinese, uccisa il 16 dicembre scorso dal marito nella sua abitazione in via Saragat. Una strada che ieri è diventata luogo di testimonianza e speranza che la città di Apricena, come ha ricordato il sindaco Antonio Potenza, non possa più vivere simili tragedie.

L’amministrazione comunale ha voluto dedicare un’area verde alla memoria di Giovanna Frino e di tutte le vittime di femminicidio, per contrastare l’uso della violenza che non può regolare i rapporti tra persone, sia all’interno delle mura domestiche che nella società. Una suggestiva cerimonia quella vissuta in via Saragat alla presenza dei familiari di Giovanna Frino, degli studenti e rappresentanti delle associazioni, forze dell’ordine e insieme tutti i presidi educativi del territorio.

«A Giovanna e a tutte le donne vittime di violenza è dedicato questo luogo, la panchina gli alberi, simboli di pace. Sarà questo un luogo in cui chiunque, passando, potrà riflettere e ricordare», ha evidenziato il sindaco Potenza, prima di levare il telo che copriva la targa commemorativa in ricordo di Giovanna e la panchina letteraria posizionata vicino a un albero. Una panchina che riprende i versi di Frida Khalo dedicati all’amore che si merita ogni donna. Una poesia che è anche un incoraggiamento ad essere se stesse oltre ogni canone estetico e scoprire il vero senso della bellezza.

Giovanna Frino venne brutalmente assassinata il 16 dicembre 2022, uccisa da numerosi colpi di pistola dal marito Angelo Di Lella, 56 anni, ex guardia giurata, che dopo l’omicidio si era barricato nell’abitazione in via Saragat, arrendendosi solo dopo l’arrivo dei carabinieri. La coppia aveva tre figli, una delle quali, una ragazza di 17 anni, era in casa perché influenzata, al momento del delitto. Una tragedia che aveva scosso la comunità apricinese, tanto che il sindaco, a caldo, pronunciò parole di sconcerto per un delitto inaspettato. «Sono addolorato per la vita incomprensibilmente spezzata alla nostra concittadina e vicino alle famiglie distrutte dal dolore per questa immane tragedia», aveva detto il sindaco Antonio Potenza subito dopo aver ricevuto la notizia della morte della 44enne, madre e moglie di un marito violento.

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