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Biccari, bimba di 6 anni ha una crisi epilettica a scuola: salvata dalle maestre al telefono con il 118

Attimi di paura in una scuola elementare di Biccari dove una bimba di 6 anni ha avuto una violenta crisi epilettica e si è accasciata sul pavimento.

A salvare la piccola sono state le maestre e il personale della scuola in constante contatto telefonico con la centrale 118 di Foggia che, nel frattempo, ha inviato l’elisoccorso con il rianimatore a bordo.

A distanza di alcuni giorni, la piccola, ricoverata all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, è fuori pericolo.

La bimba è nigeriana e vive nella piccola comunità di Biccari da un anno da quando cioè la sua famiglia si è trasferita nell’ambito del sistema di accoglienza e integrazione voluto dall’amministrazione comunale e gestito dagli operatori della cooperativa il Melograno.

«Sono stati momenti concitati, difficili ma abbiamo cercato di mantenere la calma e di seguire con precisione tutto quello che la dottoressa della centrale operativa del 118 ci consigliava di fare», dichiara emozionata una delle maestre, Annarita Tetta, 47 anni e 27 anni di insegnamento. «A un certo punto della mattinata intorno alle 11 – continua la maestra – la bimba mi ha detto di avere mal di pancia. Con me c’erano altre due colleghe. Consiglio alla piccola di andare in bagno. Qualche secondo dopo sento l’urlo della collega e vedo la bimba a terra. Chiamiamo subito il 118 e chiediamo aiuto. Devo ringraziare tutto l’istituto (diretto da Diana Riccelli) per la collaborazione e il sangue freddo mantenuto e la dottoressa Tamara Cirillo della centrale operativa che ha coordinato l’intervento. Quando abbiamo saputo che la bimba era fuori pericolo, ci siamo lasciati andare ad un pianto liberatorio».

La maestra Annarita racconta che «quando la piccola si è accasciata sul pavimento, l’ho sistemata in posizione laterale e ho praticato alcune manovre apprese durante il corso Blsd pediatrico (che fornisce tecniche di base di primo soccorso) e dopo tre pressioni la piccola ha vomitato, ma non ha ripreso conoscenza».

Gli altri alunni sono stati portati dalle altre insegnanti nei locali della palestra e assistiti. La maestra ci tiene a ringraziare «tutto il personale scolastico ed, in particolare, le colleghe Daniela Vitale e Annarita Sammarco. Un grazie particolare agli angeli del 118 e dell’elisoccorso. È stato un lavoro di unione e di squadra».

Con lei in ospedale a Bari c’è la sua famiglia e gli operatori della cooperativa di integrazione.

«È una bella storia di sanità – rimarca il direttore della centrale operativa del 118 Stefano Colelli -. Se non ci fosse stata collaborazione, la bambina sarebbe morta. Anche perchè l’ambulanza proveniente dal punto più vicino, ovvero Troia, non era medicalizzata. Quindi si è dovuto procedere con l’intubazione della piccola una volta giunto il medico in elisoccorso. Ma se tutta la procedura precedente non fosse stata eseguita correttamente dal personale scolastico attraverso le direttive del medico di centrale, è quasi certo che la piccola non avrebbe superato la crisi. Ora sta bene ed è quello che conta», conclude Colelli.

Su quanto accaduto alla piccola, interviene il professore Federico Vigevano, responsabile del dipartimento dell’età evolutiva del gruppo San Raffaele di Roma. «Si tratta di una malattia – sottolinea il neurologo – che coglie di sorpresa, caratterizzata dalla persistente predisposizione dell’encefalo a generare crisi epilettiche. Più del 50% delle epilessie esordisce in età pediatrica. Le campagne educazionali e di informazione sono di vitale importanza e dovrebbero far parte della formazione obbligatoria di educatori e operatori scolastici».

Non a caso solo a Roma e provincia sono 4mila i dipendenti scolastici formati per intervenire in situazioni come quella di Biccari. Con l’iniziativa «”La scuola non ha paura della crisi” l’ospedale pediatrico Bambino Gesù ha come obiettivo quello di insegnare al personale scolastico la corretta gestione degli studenti con epilessia, nel caso in cui dovessero avere delle crisi epilettiche in classe. Dal 2016 ad oggi ha formato quasi 4mila persone, coinvolgendo oltre 70 istituti scolastici di Roma e provincia».

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