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venerdì 18 Ottobre 2024
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Lavorare stando in vacanza: a Vieste il turismo è smart

Il turismo ha una nuova opportunità per ripartire: lo smart working in vacanza. Così, Vieste è stata inserita nell’elenco delle località dedicate alla clientela dei remote working di Everywhere Tew, la prima piattaforma di business travel che mette in rete i territori italiani.

In periodo di pandemia, utilizzando la piattaforma, molte aziende hanno adottato il cosiddetto lavoro agile, da considerarsi un’occasione sotto diversi aspetti, anche per rilanciare il turismo.

«Molte grandi aziende e tanti giovani professionisti e creativi si dedicano ogni giorno di più al lavoro in remoto. Serve semplicemente una connessione, strutture ricettive in grado di capire e accogliere questa nuova visione turistica di mediolunga permanenza, spazi di coworking, luoghi confortevoli, ma che abbiano anche a disposizione i servizi e una rete che sappia far girare un nuovo flusso economico e turistico al meglio. Lavorare a distanza, approfittando di un luogo incantevole come Vieste, rappresenta una nuova frontiera per coloro che vogliono vivere in zone così attrattive senza rinunciare al lavoro», dichiarano al portale GHarganoTv, il sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti e l’assessora al turismo, Rossella Falcone, che sottolineano ancora: «Con questo progetto Vieste si connette con il resto del mondo e si apre a chi desidera cambiare vita e lavorare lontano da casa, in un luogo accogliente, dove ci si potrebbe trasferire anche con la famiglia». In quest’ottica, Vieste entra nella Rete “Italia Smart Working Place” e si candida a nuova destinazione per il turismo dei lavoratori digitali, «consapevole di offrire un borgo meraviglioso, paesaggi incredibili, prodotti eno-gastronomici di assoluto valore e una straordinaria capacità di accoglienza», chiosano i due amministratori.

La piattaforma Everywhere Tew si basa proprio su questa opportunità, per “favorire un nuovo modello di lifestyle che propone una visione unificata di travel, experience e work per la crescita economica, ambientale e culturale dei territori”.

Non si tratta di una vera e prorpai novità in Capitanata. Esperimenti basati sull’opportunità di “spostare” il proprio ufficio lontano dal posto di lavoro si sono già sperimentati con grande interesse e significativi frisultati. Com’è successo dall’altra parte della Provincia di Foggia, quella che confina con l’Irpinia. Siamo sui Monti Dauni che devono combattere lo spopolamento dei piccoli borghi, così Gianfilippo Mignogna, sindaco di Biccari, borgo appollaiato ai piedi del Monte Cornacchia si è “inventato” una proposta proprio per incentivare lo smart working e richiamare l’attenzione dei “lavoratori in trasferta”.

«Abbiamo messo a disposizione una fibra ad alta velocità per lavorare in smart working e un accompagnamento all’inserimento attraverso le strutture della cooperativa di comunità», afferma Mignogna.

Ma a Biaccari all’offerta “telematica” hanno affiancato anche una offerta di ospitalità con la possibilità di acquistare immobili a prezzi simbolici, abbattendo anche i tempi della burocrazia e favorendo processi di residenzialità proprio per combattere lo spopolamento del piccolo borgo. «Ai nuovi arrivati comunichiamo anche tutte le opportunità fornite ad esempio dal Gal Meridaunia, l’agenzia di sviluppo dei Monti Dauni, che ha numerosi bandi proprio per venire incontro alle diverse esigenze di chi fa impresa o vuole lavorare da remoto», conclude il sindaco Mignogna.

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