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Orsara di Puglia, terra dei “superfood”. Il sindaco: «Qui il cibo è benessere»

Benessere dai cibi, come con la “mela limoncella” un frutto, antico e rarissimo, ancora presente a Orsara di Puglia, classificato come un “superfood”, vale a dire un alimento il cui consumo garantisce all’essere umano straordinari benefici per la sua salute e la prevenzione attiva di una lunga serie di patologie.

Ma non è l’unico presente nel territorio del piccolo borgo dei Monti Dauni. Esistono, infatti, diversi “ecotipi” per una lunga serie di frutti ormai quasi introvabili, ma non a Orsara di Puglia: varietà caratteristiche di albicocche, castagne, uva di vitigni autoctoni, mele. Sono stati e sono “la storia” della biodiversità del territorio, ma possono essere un pezzo importante del futuro di Orsara e dei Monti Dauni, se la loro coltivazione viene ripresa e accompagnata da un intelligente lavoro di produzione, trasformazione e commercializzazione.

Di questo si è discusso, di recente, nella sala consiliare del Comune di Orsara di Puglia, durante un incontro promosso dall’Amministrazione comunale assieme a Centro di ricerca, sperimentazione e formazione in agricoltura “Basile Caramia”, Unifg “Dipartimento di scienze agrarie, alimenti e risorse naturali” e dalla società cooperativa “La Forza della Natura” di Orsara di Puglia, in occasione della “Settimana della biodiversità pugliese”.

Mario Simonelli, sindaco del comune di Orsara di Puglia, ha sottolineato l’importanza della conservazione della biodiversità, anche per salvaguardare un patrimonio di conoscenze e saperi legati alle specie locali e del dialogo e la collaborazione che l’amministrazione comunale orsarese vuole continuare a portare avanti come possibile volano per la crescita e il benessere economico dell’intero territorio dei Monti Dauni. Invece, Pasquale Venerito del Centro Basile Caramia ha illustrato gli importanti risultati della ricerca che hanno evidenziato e riportato alla luce una «enorme quantità di specie e varietà fruttifere locali in tutto il territorio pugliese».

La professoressa Annalisa Tarantino dell’Unifg si è soffermata sulla caratterizzazione morfologica e genetica del germoplasma delle colture arboree pugliesi. Con la collaborazione di diversi agricoltori e tecnici di Orsara, sono stati geo-referenziati diversi campi e raccolti i frutti di mela, che sono stati analizzati in base alle caratteristiche qualitative e genetiche.

Le qualità di mele ‘antiche’ e ancora presenti a Orsara di Puglia risultano ricchissime di zuccheri “buoni” e di altre sostanze nutraceutiche, in particolare fruttosio, acidi organici, polifenoli e vitamina C. Questi frutti antichi, seppur piccoli, presentano una straordinaria concentrazione di sostanze aromatiche, acidule, con una buona presenza di zuccheri e di conseguenza una grande concentrazione di proprietà organolettiche e di “tipicità” sono la garanzia di un prodotto genuino e naturale, ricco di profumi e sapori inalterati per consumatori che ricercano tipicità e qualità organolettica e salubrità alimentare.

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