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“Un Monte in cammino”: via al 2024 da Capitale della Cultura di Puglia della città dei due siti Unesco – VIDEO

Monte Sant’Angelo, la città dei due siti Unesco, è pronta a immergersi negli eventi dell’anno che la vede Capitale della Cultura di Puglia.

Si chiama “Un Monte in cammino” il programma di iniziative che si svolgeranno nell’arco del 2024 e che sono cominciate ieri con una grande maratona corale avviata dal passaggio di consegne tra Toni Matarrelli, sindaco di Mesagne – Capitale della Cultura di Puglia per il 2023 -, e il primo cittadino di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo D’Arienzo.

“Un Monte in cammino”, ha affermato il sindaco, è un progetto che «parla in particolare a tutte le persone che hanno mantenuto un forte legame con i luoghi natii, che hanno vissuto un periodo della loro vita in questa terra e che, magari, oggi sono lontani. A ispirarci è il concetto di “restanza” che, attraverso la cultura e la bellezza, mira a contrastare lo spopolamento dei nostri territori, puntando sulla loro capacità di riscattarsi».

Monte Sant’Angelo era tra le dieci città finaliste per il titolo di Capitale della Cultura italiana per il 2025, andato poi ad Agrigento. Un traguardo che ha consentito, però, alla città garganica di fregarsi del titolo pugliese grazie a una candidatura in cui Monte Sant’Angelo, ha detto ancora D’Arienzo, ha voluto «riaffermare un concetto fondamentale e cioè che i nostri luoghi possono continuare a svolgere un ruolo importante nella vita delle persone perché consentono di mantenere e ravvivare una connessione intima e profonda con il vissuto personale».

Alla serata inaugurale di “Un Monte in cammino” ha partecipato, in videocollegamento, anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, evidenziando che il tema scelto per la Capitale della Cultura di Puglia «esprime subito il valore culturale, turistico e spirituale degli itinerari che vanno dalla Via Francigena nel Sud ai percorsi micaelici e che vedono il santuario di San Michele meta di pellegrinaggi da ogni parte del mondo, un fattore di attrazione che si è moltiplicato con il doppio riconoscimento Unesco al complesso longobardo incentrato sul Santuario, nel 2011, e al sito delle Faggete vetuste nella Foresta Umbra, nel 2017».

Monte Sant’Angelo è un «orgoglio pugliese», ha aggiunto il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, sottolineando che «in 7 anni abbiamo rovesciato un destino, con un percorso appassionato condiviso con il suo sindaco, tutti gli amministratori locali, i montanari come me che hanno responsabilità ad altri livelli, chiunque avesse e abbia a cuore un altro destino per questa terra, tutti coloro che hanno spinto e spingono per un cambiamento radicale. La storia di Monte – ha aggiunto – è una storia legata alla cultura e che, attraverso la cultura, ha trovato la chiave per riscrivere il suo presente e il suo futuro: abbiamo sperimentato che con la cultura, le persone possono sviluppare nuove competenze e modificare atteggiamenti e comportamenti, dando alla propria comunità la capacità di intraprendere percorsi di sviluppo innovativi e ambiziosi, come questo percorso che inauguriamo oggi e che, per tutto il 2024, farà di Monte Sant’Angelo la scena regionale dove si produrrà e si vivrà cultura».

La Regione Puglia ha istituito il titolo di Capitale della cultura di Puglia con la Legge di Bilancio 2023, stabilendo sia “conferito alla città che sia stata riconosciuta, dal Ministero della Cultura, Capitale italiana della Cultura o che sia arrivata in finale per il conseguimento del suddetto titolo”. Alla città della Puglia aggiudicataria del titolo è assegnato un premio dell’importo di 300 mila euro.

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