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Fsc, Emiliano torna ad attaccare il Governo e il ministro Fitto: «Pronti a impugnare la delibera del Cipes»

All’orizzonte c’è l’ennesimo scontro tra la Puglia e il governo Meloni: la Regione, al pari della Campania, è pronta a impugnare la delibera del Cipes che vieta di utilizzare le risorse del Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) per la parte corrente. La “dichiarazione di guerra” l’ha pronunciata il presidente pugliese Michele Emiliano da Rimini, dov’è in corso il Meeting dell’amicizia tra i popoli.

Il governatore, dunque, è tornato sulla questione del Fsc. Per mesi, infatti, Emiliano ha chiesto al ministro Raffaele Fitto di assegnare le relative risorse alle Regioni inclusa la Puglia, che aspirava a incassare circa 4,5 miliardi di euro indispensabili per co-finanziare i progetti di migliaia di imprese. Alla fine i soldi sono stati sbloccati, ma alla Puglia sono andati 160 milioni in meno rispetto a quanto preventivato. È in quella circostanza che Emiliano ha promesso di fare la guerra al Governo. E, a quanto pare, è pronto a mantenere la parola insieme col suo collega campano Vincenzo De Luca.

Nel mirino dei due governatori di centrosinistra c’è la delibera con cui il Cipes, cioè il Comitato interministeriale per la politica economica estera, ha stabilito che le risorse del Fsc non possono essere utilizzate per le spese correnti ma solo per finanziare investimenti. Questa impostazione, secondo Emiliano e De Luca, viola la legge. «Quel fondo – ha spiegato il presidente della Puglia da Rimini – è messo a disposizione delle Regioni del Sud da sempre e normalmente era usato per supplire alla scarsità dei bilanci ordinari. E poi è essenziale per completare le politiche di coesione».

Secondo Emiliano, “accorpando” la gestione di Fsc e Pnrr il Governo ha messo insieme «fave con scorze». Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, infatti, «è un’operazione solo finanziaria che venne fatta per evitare che il bilancio dello Stato subisse danni irreparabili». Di qui la scelta di impugnare la delibera del Cipes, “reo” di aver preso «una decisione in contrasto con la legge istitutiva dei fondi». Emiliano, infine, ha sottolineato la capacità di spesa dei fondi europei da parte della Puglia: «Si dice che al Sud non si sanno spendere i fondi europei. È una bugia, non è vero. Noi in Puglia siamo tra i primi in Italia e ci posizioniamo bene anche in Europa. Siamo vicini ai livelli della Lombardia e dell’Emilia-Romagna».

La replica alle bordate del governatore non si è fatta attendere. A difendere la linea del governo Meloni sono stati Ignazio Zullo e Filippo Melchiorre, senatori pugliesi di Fratelli d’Italia: «Emiliano non fa altro che crearsi nemici da combattere. Attacca il ministro Fitto e, nelle sue elucubrazioni, salva solo se stesso e De Luca. La sua brama di visibilità lo porta a essere fuori dai confini istituzionali e costituzionali di leale collaborazione verticale con lo Stato e orizzontale con le altre Regioni».

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