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lunedì 23 Settembre 2024
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I redditi dei deputati: Gatta “paperone” tra i pugliesi. Per Conte solo 34mila euro e una Jaguar

Le vette toccate dall’ex ministro Giulio Tremonti, il cui reddito nel 2021 ammontava addirittura a un milione e mezzo di euro, sono piuttosto lontane. Ciò non toglie, comunque, che Giandiego Gatta sia il “paperone” dei deputati pugliesi con i suoi 322.266 euro: molti più di Aboubakar Soumahoro, parlamentare originario della Costa d’Avorio ma attivo in Puglia che nel 2021 ne dichiarava circa 9mila, e dell’ex premier Giuseppe Conte, fermo a 34mila.

La Camera ha pubblicato le dichiarazioni dei redditi dei deputati relative al 2021. All’appello mancano ancora quella della premier Giorgia Meloni e di qualche ministro, come il salentino Raffaele Fitto, ma la maggior parte è già consultabile e consente di fare i conti in tasca ai parlamentari, a cominciare da quelli pugliesi. Colpisce il dato di Giuseppe Conte, nella dichiarazione dei redditi del quale spiccano una casa di proprietà a Roma e una Jaguar da 320 cavalli immatricolata nel 1996. Tra i pugliesi eletti in Puglia, però, è il berlusconiano Gatta, avvocato di lungo corso alla prima esperienza a Montecitorio, a staccare nettamente i corregionali. Il suo reddito complessivo deriva non solo dall’intensa attività professionale, che il 59enne nativo di Manfredonia non ha accantonato nemmeno durante la precedente esperienza da consigliere regionale, ma anche da una serie piuttosto lunga di proprietà immobiliari. Di quei 322mila euro, circa 18mila discendono da locazioni di fabbricati soggetti a cedolare secca, 474 sono redditi fondiari, 91mila sono il compenso per l’attività svolta come consigliere regionale e 212mila, infine, derivano dalla professione di avvocato che Gatta svolge dal 1991. Anche un “paperone” come il deputato di Manfredonia, però, deve fare i conti con le tasse. E così, se ai 322mila euro di reddito complessivo si sottraggono la cedolare secca pagata sui redditi da locazione, le ritenute Irpef, l’addizionale regionale e quella comunale che incidono sul compenso legato all’attività di consigliere in Puglia, oltre che le tasse e i contributi versati sul reddito da lavoro autonomo, il reddito di Gatta quasi si dimezza e scende a “soli” 170mila euro.

Ai vertici della classifica dei deputati pugliesi più ricchi si piazzano poi due baresi. Si tratta del leghista Davide Bellomo, penalista di grido che nel 2021 ha dichiarato un reddito complessivo di circa 117mila euro, e di Marco Lacarra del Pd, che alla Camera ha riferito di aver guadagnato più o meno la stessa cifra. Leggermente più staccato Claudio Stefanazzi, avvocato ed ex capo di gabinetto del presidente pugliese Michele Emiliano, che nel 2021 ha dichiarato un reddito complessivo di circa 108mila euro.

In coda alla classifica dei deputati pugliesi più ricchi si piazza un volto nuovo di Montecitorio e cioè Giandonato La Salandra, avvocato eletto con i colori di Fratelli d’Italia, che nel 2021 ha dichiarato al Fisco redditi per circa 18mila euro. Ancora più giù Aboubakar Soumahoro, eletto in Emilia-Romagna ma noto per le sue battaglie sindacali in Capitanata prima ancora che per lo scandalo delle coop legate alla suocera, che ha dichiarato poco più di 9mila euro e una casa in comproprietà.

Ancora ignoti, per il momento, i dati reddituali di alcuni big della politica pugliese. Qualche esempio? Il ministro Raffaele Fitto e il sottosegretario Marcello Gemmato, entrambi esponenti di FdI, ma anche Gianmauro Dell’Olio e Leonardo Donno, pezzi da novanta del Movimento Cinque Stelle, senza dimenticare Rita Dalla Chiesa, giornalista e conduttrice televisiva eletta in Puglia sebbene nata e cresciuta altrove.

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