Manchette
giovedì 3 Ottobre 2024
Manchette
- Inread Desktop -

Il report: in Puglia gli scomparsi sono stranieri. Calano le denunce nei primi mesi del 2023

Meno persone scomparse, piuttosto meno denunce, rispetto allo stesso periodo del 2022. Racconta di un calo del 10 per cento, nei primi quattro mesi dell’anno, il rapporto presentato ieri nella sala “A. Leogrande” dell’Università degli Studi di Bari, nel Convegno “Scomparsi e Corpi senza identità, investigazioni scientifiche e scienze forensi: l’attualità e il futuro”, a cura dell’Associazione Penelope, che riunisce familiari ed amici di persone scomparse. Numeri che non tutto spiegano, ma che disegnano comunque il quadro di un’Italia (e dunque di una Puglia) a metà. Perché nelle 8001 denunce di scomparsa presentate in Italia dal 1.1.2023 al 30 aprile 2023, il 67 per cento è rappresentato da persone straniere. Si parla, in sostanza, di quella grossa fetta di extracomunitari che si allontanano dai centri di accoglienza o, in caso di minori, dalle comunità in cui l’autorità giudiziaria li colloca dopo la fase preliminare.

Non a caso, solo nel Salento, da gennaio a marzo scorso, sono 53 su 112 i minori non accompagnati che sono fuggiti dalle comunità alle quali li aveva destinati la Procura presso il tribunale per i minorenni di Lecce. Allontanamenti che spesso hanno il sapore del ricongiungimento (tentato o riuscito) con familiari che vivono e lavorano in altri Paesi europei.

Ma, tolto quel 67 per cento, resta un 33 di italiani dei quali non si sa nulla dal momento in cui hanno lasciato casa, famiglia, amici, per sparire nel nulla. Con un focus sulla Puglia, nel primo quadrimestre 2023 si sono perse le tracce di 663 persone, anche in questo caso suddivise in percentuali: 189 italiani, 474 stranieri, mentre il 78 per cento è stato fortunatamente ritrovato. Nel 2022, secondo i dati riportati dal ministero dell’Interno, in Puglia sono state solo 51 le persone ritrovate, ma tutte fortunatamente ancora in vita.

Per quanto riguarda le cause di scomparsa, negli over 65 la percentuale più alta per gli italiani è quella dell’allontanamento volontario (nel 53,99 per cento dei casi), seguita da “non determinata” (24,28), possibili disturbi psicologici (il 21,27) e solo il 4 per cento viene individuato come possibile vittima di reato. Diversa nè la situazione per gli stranieri, per i quali l’allontanamento volontario scivola al secondo posto dopo la fascia di cause non determinate, e prima dei possibili disturbi psicologici, verificatisi solo nell’11 per cento dei casi.

Stessa classificazione per i maggiorenni italiani e stranieri. I minorenni italiani scompaiono per: allontanamento volontario, “non determinata”, allontanamento da istituto o comunità, possibili disturbi psicologici, e sottrazione da coniuge o altro congiunto, con una residua percentuale di vittime di reato. Cambia invece l’ordine per i minori stranieri: allontanamento volontario, allontanamento da istituto o comunità, non determinata, sottrazione da coniuge o altro congiunto, possibili disturbi psicologici e possibile vittima di reato.

- Inread Desktop -
- Inread Desktop -
- Inread Desktop -
- Taboola -
- Inread Mobile -
- Halfpage Desktop -
- Halfpage Mobile -

Altri articoli