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mercoledì 25 Settembre 2024
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La Puglia tutela la cultura bandistica, approvata la legge regionale: «Valorizziamo le nostre tradizioni»

Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato, all’unanimità, la legge per la valorizzazione, la promozione e il sostegno della Cultura bandistica.

La proposta di legge, di cui è primo firmatario il consigliere Metallo, approvata oggi modifica la legge quadro regionale 7 del 2013 sulla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale della Puglia dando organicità e struttura al concetto di patrimonio immateriale culturale e fornendo una disciplina nel campo delle Bande della tradizione pugliese, come fenomeno distintivo del territorio meridionale e in particolare della Puglia.

La proposta di legge, che ha una dotazione finanziaria di 500mila euro l’anno per il prossimo triennio, prevede contributi per le attività delle bande, per la catalogazione e digitalizzazione di spartiti e documenti relativi alla produzione musicale storica delle bande pugliesi e per la realizzazione di un “museo diffuso e integrato”.

Dal fotogramma in parole di Bodini “Ecco i contadini del Sud, in religioso ascolto della musica, a saper distinguere a colpo fra Verdi e Leoncavallo”, parte il lavoro svolto dalla VI Commissione e dal Dipartimento cultura, per la produzione del testo normativo in cui è rilevato che in questa descrizione è l’essenza più profonda di ciò che le Bande significano a livello sociale, culturale, identitario. In questa immagine sta tutta la necessità di conferire finalmente al patrimonio bandistico pugliese il protagonismo e la valorizzazione che merita.

Le “Bande da giro” diventano, così, “Bande della tradizione pugliese” includendo tutte le 117 bande presenti nel territorio regionale pugliese.

«Era un sogno, e oggi è Legge della Puglia», esulta Donato Metallo, presidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale della Puglia e promotore della legge approvata oggi.

Quello che ha portato al “sì” dell’assise regionale è stato, sottolinea Metallo, «un iter partecipato, che mi ha visto in giro per mesi a raccogliere sogni e bisogni dei maestri e dei professionisti che di musica si nutrono; un percorso collettivo in cui ogni articolo si è arricchito di vita vera, di giorni e notti vissuti in giro per la Puglia da persone in carne ed ossa, a portare avanti una tradizione che ci fa vicini, ci rende fieri; una votazione all’unanimità, prima nella Commissione che presiedo e poi in Consiglio regionale, a riprova che ogni Comune, ogni territorio, ogni parte politica è investita dalla bellezza e dall’importanza delle nostre Bande».

Un milione e mezzo di euro per i primi tre anni, spiega Metallo, «che finanzieranno la digitalizzazione delle partiture originali e dei testi per la conoscenza delle Bande e dei loro protagonisti. Sostegno alla formazione, alla conoscenza, anche dei più giovani. E soprattutto un finanziamento che consentirà alle maestre e ai mastri di Banda di migliorare le loro condizioni di vita e di lavoro, con l’acquisto di nuovi strumenti, l’affitto di spazi adeguati per le prove e per l’ospitalità, il noleggio di mezzi adeguati con cui viaggiare, lavorare. Infine l’istituzione di un Museo diffuso delle Bande, perché tutti possano impararne l’importanza, oggi come ieri. Sono già al lavoro sulla Legge per le Feste patronali, che seguirà lo stesso iter partecipato. Affinché l’arte in Puglia sia sempre più democratica, giusta», conclude il promotore della legge.

«La cultura bandistica rappresenta un tassello di quel mosaico di tradizioni del nostro dna che contribuisce a tenere viva la cultura popolare», commenta il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani.

«In ogni Comune, anche il più piccolo – sottolinea Pagliaro -, la banda da giro è la colonna sonora delle feste patronali e dei riti che scandiscono la devozione popolare, come quelli della Settimana Santa».

«La banda appassiona, coinvolge, emoziona, unisce l’intero paese in una sorta di sacralità collettiva. In Puglia le bande da giro rappresentano un fenomeno di alfabetizzazione musicale per i bandisti ma anche per il popolo, a cui hanno trasmesso marce e composizioni spesso originali di grande rilievo artistico, che hanno avvicinato il grande pubblico alla musica», conclude il capogruppo de La Puglia domani.

Si tratta di una legge, spiega la consigliera delegata alle Politiche culturali, Grazia Di Bari, «che va a tutelare veramente quelle che sono le nostre tradizioni».

Le bande, sottolinea Di Bari, «rappresentano un patrimonio inestimabile per la nostra regione, che dobbiamo promuovere e valorizzare».

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