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Calcio e rifugiati, il miracolo sociale di mister Hassane: riceve il secondo premio in un mese

Ancora un premio per mister Hassane della Asd Rinascita Refugees di Carmiano, per i suoi meriti in campo sportivo e sociale. Il riconoscimento “Eccellenza sportiva” arriva dal Comune di San Cesario di Lecce, dove l’allenatore risiede e dove in passato ha giocato e allenato. Il secondo in un mese per Hassane, a cui nel dicembre scorso è stato assegnato anche il premio Emiliano Mondonico, istituito da Sport e Salute e finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, destinato a dieci tecnici distintisi a livello nazionale per la promozione quotidiana dello sport come strumento di inclusione e integrazione.

Premi lusinghieri per l’allenatore, in virtù dell’importante opera sociale che ogni giorno svolge attraverso il calcio, facilitando l’integrazione dei ragazzi dei progetti di accoglienza, di cui molti minori stranieri non accompagnati, e sostenendoli nelle loro difficoltà.

Di esperienza ne ha parecchia Hassane Niang Baye, arrivato dal Senegal in Italia più di 25 anni fa, quando aveva solo 16 anni. Dopo aver svolto diversi lavori saltuari, è diventato mediatore culturale e a qualche anno ha messo a frutto la sua esperienza di calciatore, rivestendo il ruolo di mister della squadra Rinascita Refugees, composta da richiedenti asilo e ospiti dei progetti Spra/Sipromi principalmente africani, che attualmente milita nel campionato regionale di prima categoria girone C, in quarta posizione della classifica.

Tante le soddisfazioni che la squadra sta dando a mister Hassane. Come a giugno, quando i suoi ragazzi hanno indossato la maglia azzurra classificandosi terzi al torneo internazionale Unity Euro Cup 2022 dedicato a squadre di rifugiati provenienti da tutta Europa.

E tanti anche i giovani talenti che grazie a lui sono riusciti ad approdare nelle più alte sfere del calcio italiano. Come Moustapha Cissé, attualmente al Pisa in serie B. Guineano, 18 anni, lo scorso anno è partito da Carmiano per approdare a Bergamo, reclutato dall’Atalanta in serie A, dove ha esordito segnando il suo primo gol dopo appena 15 minuti di gioco. Impresa che ha acceso i riflettori sul giocatore, sulla giovane squadra e sul mister che per primo aveva creduto in lui.

O ancora Keita Ameth Bamba, nato in Senegal nel 2004, anche lui nel progetto Carmiano Solidale per minori stranieri non accompagnati, quest’anno approdato alla Serie B, a disposizione della Ternana. Con tanta gioia dei compagni di squadra e la grande soddisfazione del suo Mister.

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