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venerdì 5 Luglio 2024
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Calciomercato, il Lecce fissa il prezzo per Dorgu: il danese via per non meno di 25 milioni

È iniziato ufficialmente il calciomercato e il Lecce è arrivato con quattro colpi già piazzati: uno per ruolo. Sono stati acquisiti il portiere Fruchtl, il difensore Gaspar, il centrocampista Pierret e l’attaccante Tete Morente. Dei rinforzi per sistemare la squadra in vista del prossimo campionato di serie A. Ovviamente, i movimenti sono anche in uscita. Per ora, a parte i prestiti non rinnovati di Piccoli, Almqvist e Touba e la scadenza di Dermaku, nessuno ufficializzato. In particolare, tra le trattative, ci sono alcuni dei gioiellini che vengono seguiti da molti club. Stiamo parlando di Pongracic e di Dorgu. Il centrale difensivo croato si è messo in luce ad Euro 2024, soprattutto nel match contro l’Italia. Su di lui ci sarebbero Fiorentina e Bologna. Nero su bianco, l’offerta che il Bologna avrebbe messo sul piatto è di dieci milioni, soprattutto in vista delle trattative su Calafiori.

Almeno 25 milioni

Il laterale danese Dorgu è da settimane sul taccuino di grossi club. Il più intenzionato verso di lui sarebbe l’Atalanta, ma l’offerta è ancora troppo lontana dalle richieste del Lecce. Dodici milioni di euro, per un giocatore che, in prospettiva, dà tutte le certezze per diventare un big. Simbolico è, infatti, il paragone con Bale che il tecnico Gotti ha fatto qualche giorno prima della fine del campionato. Il Lecce, di contro, ha fissato il prezzo: tra i 25 e i 30 milioni di euro. Una cifra alta, sì, ma rappresentativa di quanto il club creda nel giocatore e che rispecchia il valore visto sul campo. Un’operazione alla Hjulmand, anzi, meno frettolosa e più vantaggiosa economicamente. Il Lecce può, dato lo stato delle finanze, attendere e non farsi prendere dalla foga di dover vendere. E questa sembra la linea di condotta per tutte le operazioni in uscita.

Protagonista

Dorgu è stato protagonista di una stagione super, culminata con due gol, quello decisivo nel match pazzo contro la Fiorentina e quello di Sassuolo che ha messo fine alla partita clou della rincorsa del Lecce verso la salvezza ufficiale. Questo il bottino evidente, ma c’è tanto altro. Dorgu è partito come riserva di Gallo, con D’Aversa, per poi coesistere con l’esterno palermitano, nello scacchiere di Gotti. Ha concluso la sua stagione con 32 presenze per più di 1500 minuti giocati. Ha dapprima ricoperto il ruolo di esterno di sinistra di difesa nel 4-3-3, per poi essere scoperto come esterno d’attacco nel 4-2-3-1, passando a fare, all’occorrenza, l’esterno sinistro di centrocampo nel 4-4-2. Una duttilità che aggiunge valore ad un calciatore che fa della velocità, ma anche della qualità e dell’inventiva, le sue caratteristiche principali. Un mancino naturale capace di saper usare entrambi i piedi e di farsi in valere sia in fase difensiva, che in quella di costruzione. Ecco perché Corvino punta molto su di lui. Sticchi Damiani, qualche settimana fa, ha dichiarato che se fosse suo padre consiglierebbe a Dorgu di rimanere un’altra stagione a Lecce per farsi quelle ossa che poi servono per il salto nel calcio di serie A.

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